
Santanché: "Aboliamo la legge Merlin
Case chiuse? No, meglio le coop"
L'esponente de la Destra, a capo di un gruppo di sole donne, ha depositato in Cassazione un quesito referendario al fine di "liberare le donne dalla schiavitù". E' è nato anche un sito www.stradeprotette.com.Roma, 28 maggio 2008 -

Il comitato promotore è composto di sole donne, ed è già questa la novità, tanto che in cancelleria hanno dovuto preparare nuovi tabulati perché erano tutti prestampati col 'signori'. La portavoce de La Destra precisa subito: "Sono contro le case chiuse, le case di prostituzione dello Stato, sarebbe una battaglia di retroguardia", e ipotizza, se del caso, più moderne "cooperative di donne".
In ogni caso "la legge Merlin ha più di 50 anni, va cambiata, non può essere che la prostituzione sia un reato. Basta con i tabù". Per chi vuole saperne di più è nato anche un sito www.stradeprotette.com. , dove sarà poi possibile firmare anche per il referendum; la raccolta firme partirà dopo il via libera della corte, dalle spiagge alle strade, assicura battagliera Santanché, che fa anche un appello bipartisan alle forze politiche, e soprattutto alle donne, di qualunque schieramento.
L'iniziativa è "culturale, prima che politica", vuole "spezzare i tabù, il fare finta che non c'è", sottolinea la Santanchè, che - a chi vuole fare ancora lo struzzo - ricorda: in Italia, dal mattino alla notte inoltrata, sono sulle strade 70mila prostitute e "ogni corpo di donna sulla strada fa a guadagnare al mese 5000-7000 euro ai maschi".
Ecco perché "serve una nuova regolamentazione della prostituzione, per restituire la libertà alle donne da questa schiavitù e per dare sicurezza ai cittadini". "Non si fa altro - incalza Santanché - che parlare di sicurezza e poi non si pensa al problema della prostituzione sulle strade. Il governo nel pacchetto sicurezza metta anche questo". Si rivolge anche al ministro dell'Interno Maroni, perché "parlare di sicurezza senza affrontare la prostituzione non ha alcun senso. Gli manderò il quesito per l'abolizione della Merlin; mi piacerebbe che il governo si impegnasse per fermare lo sfruttamento delle donne sulle strade".
Perché infatti, si chiedono Santanché e le donne del comitato promotore sul sito dedicato all'iniziativa deve essere ancora in vigore una normativa che "fa reato della prostituzione esercitata nel chiuso di un`abitazione e lascia invece campo libero alla prostituzione esercitata all`aperto? Anche la più sfacciata e invadente, quella che avvelena e degrada le nostre strade e più offende e preoccupa i cittadini?". E via dalle strade le donne, avranno la "possibilità di decidere il proprio destino, anche quello di cercare una "possibilità di riscatto".