Tesi
Lentamente, si è creato un vuoto nella politica italiana. C’è chi se n’è accorto prima e chi dopo. C’è chi ha percepito ciò che stava accadendo, chi ha vissuto il mutamento nella convinzione che non sarebbe mai potuto veramente accadere ma c’è anche chi, improvvisamente, ha misurato questo vuoto sentendosi, di colpo, senza più bandiera. La Destra scompare. Non scompare un “partito”... di destra, scompare la Destra.
Antitesi
E’ solo impensabile, non è credibile, non è possibile che la Destra scompaia. Non lo è perchè la Destra rappresenta l’insieme di Valori e Principi connaturati all’Uomo, non lo è perchè la Destra è categoria dello spirito, non lo è perchè la Destra è realtà propria dell’esistenzialismo.
Sintesi
Avvertire il vuoto e quindi una mancanza, suscita l’immediata reazione difensiva del voler riaffermare la realtà mancante che non può mancare. L’incomprimibile ragione dell’Essere qualcosa. Essere, quindi, Destra.
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Soltanto una strategia di Movimento può ricondurre alla configurazione percepibile di una Comunità organizzata catalogabile come di Destra e che svolga la sua azione politica con spirito di servizio. Questa è la nostra strategia, questo il nostro obiettivo.
Il percorso: spogliarsi degli opportunismi, credere nel proprio pensiero, vivere in coerenza la propria libertà d’azione.
Cerchiamo di raggiungere la Luna, se non dovessimo riuscirci e per male che vada, almeno, avremo vagato tra le Stelle e non nel pantano.
Questo messaggio resta fino al primo gennaio. Sarà la nostra galleria di speranze per il 2008, visto che dal messaggio di fine anno del presidente della Repubblica non credo potremo aspettarci alcunchè di positivo. Dirà che segue con attenzione l'evolversi della situazione politica; che per non aggravare la situazione dei rifiuti in Campania, farà depositare l'immondizia con un tir che la porterà direttamente a Roma dalla sua residenza napoletana; che consulterà il codice Ponzio Pilato per risolvere il caso di Bruno Contrada; che tutto sommato i senatori a vita sono la parte migliore del Paese e rivolgerà uno speciale saluto a Emilio Colombo. Sulle reti Mediaset ci sarà un appello di Berlusconi: a Fini perchè la smetta; a Casini perchè se ne vada; a Dini perchè non ci ripensi; a Veltroni perchè ci caschi. Su La7 ci sarà un appello di Prodi agli italiani perchè non si addormentino davanti al televisore.
Non sappiamo che cosa potrà dire di nuovo - anche perché tutto è orribilmente vecchio - il Presidente della Repubblica nel suo messaggio. Ma certo farebbe un gesto utile a rappresentare l'indignazione degli italiani se decidesse di pronunciare il suo discorso di fine anno dalla sua residenza napoletana. Mai come in questo momento Napoli e le sue montagne di rifiuti rappresentano l'emblema del declino della nazione. Il capo dello Stato non pensi solo alla legge elettorale, e si preoccupi anche delle nefandezze perpetrate da una classe dirigentre inetta. Di fronte ai nostri occhi cè l'unico vero indegno spettacolo! Vada a Napoli a parlare agli italiani e garantisca un impegno vero dello Stato. 