Anzio, città da radici profonde.

Anzio, città dalle radici profonde.
Nell'antichità Antium venne assorbita nello stato romano.
La città ospitò Cicerone quando, tornato dall'esilio, vi riorganizzò i resti delle sue biblioteche, desiderando metterli in un posto sicuro. I romani più eminenti vi costruirono bellissime ville in riva al mare. Gli imperatori della dinastia Giulio-Claudia la visitavano frequentemente e Mecenate vi possedeva una villa.
Ad Antium nacquero gli imperatori Caligola e Nerone.
Quest'ultimo fondò una colonia di veterani in città e costruì un nuovo porto, le cui rovine sono tuttora esistenti.
Nei primi del novecento, Anzio acquistò le connotazioni
di un elegante centro balneare, meta di soggiorno di alcune note famiglie dell'aristocrazia e dell'alta borghesia romane.

mercoledì 9 gennaio 2008

DAL SITO www.storace.it

Contro la privatizzazione dell'acqua,

prima vittoria a Forte dei Marmi





A Forte dei Marmi è stato già messo a segno un notevole risultato che ha permesso di incassare una vittoria ai movimenti anti privatizzazione. In pratica il giudice ha congelato gli aumenti alle tariffe imponendo all’azienda misto pubblica e privata di provvedere alla riduzione dei costi per metro cubo di acqua erogato.
A Carrara, città in cui le bollette sono addirittura triplicate, sono stati in migliaia (circa 4.000) i cittadini che hanno sottoscritto la causa comune contro Gaia, l’azienda che gestisce il servizio nel nord della Toscana.
Musetti, esponente de La Destra, da sempre al fianco dei comitati cittadini ha dichiarato “dobbiamo intraprendere cause in tutta Italia, fino arrivare alle alte sfere giudiziarie. Se riusciamo a creare dei precedenti giudiziari potremmo infliggere una dura sconfitta a chi vuole svendere un patrimonio pubblico e sociale come quello dell’acqua”.
Credo che solo la Destra- continua il consigliere Musetti- si stia mobilitando per sostenere i comitati cittadini e le associazioni in questa battaglia. Gli altri partiti d’altronde hanno solo tanti spot politici ma in realtà sono tutti colpevoli di aver legiferato ad unanimità le leggi che oggi permettono a multinazionali e a lobby di impossessarsi dei lauti guadagni derivati dalla gestione degli acquedotti.
È bene ricordare che il 13 Gioventù Italiana e La destra saranno in 100 piazze d’Italia per raccogliere le firme utili a presentare la proposta di legge regionale contro la privatizzazione delle aziende pubbliche dell’acqua, sarà questo- conclude Musetti- l’occasione giusta per dimostrare di che pasta è fatta La Destra di Storace

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