Anzio, città da radici profonde.

Anzio, città dalle radici profonde.
Nell'antichità Antium venne assorbita nello stato romano.
La città ospitò Cicerone quando, tornato dall'esilio, vi riorganizzò i resti delle sue biblioteche, desiderando metterli in un posto sicuro. I romani più eminenti vi costruirono bellissime ville in riva al mare. Gli imperatori della dinastia Giulio-Claudia la visitavano frequentemente e Mecenate vi possedeva una villa.
Ad Antium nacquero gli imperatori Caligola e Nerone.
Quest'ultimo fondò una colonia di veterani in città e costruì un nuovo porto, le cui rovine sono tuttora esistenti.
Nei primi del novecento, Anzio acquistò le connotazioni
di un elegante centro balneare, meta di soggiorno di alcune note famiglie dell'aristocrazia e dell'alta borghesia romane.

lunedì 11 febbraio 2008

La storia della "Destra" in questo paese non si può cancella come un gessetto sulla lavagna".

VOTO '08: BERLUSCONI-STORACE - Fumata nera Stampa E-mail
11/02/2008
11 feb. - Si conclude con un nulla di fatto l'incontro Berlusconi-Storace, nessuna ipotesi di alleanza elettorale tra il leader della destra Francesco Storace e il Pdl. Al termine di una cena con il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi ad Arcore, è Storace a spiegare che per un eventuale accordo esistono dei veti: "avremmo voluto poter militare nel centro destra per battere la sinistra. I veti hanno già causato molte sconfitte in passato ed è sbagliato continuare. Andremo avanti con la doppia firma su due moduli e vedremo se qualcuno sapra ragionare"
storace_02_280x200.jpgIl leader della "Destra" ha specificato che i veti non provengono dal leader di Forza Italia: "non mi riferisco a Berlusconi, ma a chi pretende di dettare le condizioni".
In merito alle possibilità di un'alleanza Storace replica: "noi vogliamo andare con un candidato che proviene dalle nostre fila perchè‚ dobbiamo poterci fidare.
Se ci sono alleati con cui non si può avere un dialogo questo sarà inevitabile" ma "se Berlusconi vuole vincere le elezioni e governare il Paese credo che si renda conto dei problemi e che alla destra ci tenga. Vedremo".
E comunque La destra non rinuncerà al proprio simbolo.
Daniela Santanchè aggiunge "Il popolo della destra oggi ha fatto evincere che non siamo disposti nè a trattare nè a rinunciare al nostro simbolo. Noi vogliamo portare Berlusconi a palazzo Chigi se la destra potrà mantenere il simbolo - ha detto Santanchè - altrimenti stiamo scaldando i motori, faremo la nostra strada e andremo avanti da soli.
La storia della "Destra" in questo paese non si può cancella come un gessetto sulla lavagna".

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