Anzio, città da radici profonde.

Anzio, città dalle radici profonde.
Nell'antichità Antium venne assorbita nello stato romano.
La città ospitò Cicerone quando, tornato dall'esilio, vi riorganizzò i resti delle sue biblioteche, desiderando metterli in un posto sicuro. I romani più eminenti vi costruirono bellissime ville in riva al mare. Gli imperatori della dinastia Giulio-Claudia la visitavano frequentemente e Mecenate vi possedeva una villa.
Ad Antium nacquero gli imperatori Caligola e Nerone.
Quest'ultimo fondò una colonia di veterani in città e costruì un nuovo porto, le cui rovine sono tuttora esistenti.
Nei primi del novecento, Anzio acquistò le connotazioni
di un elegante centro balneare, meta di soggiorno di alcune note famiglie dell'aristocrazia e dell'alta borghesia romane.

domenica 16 marzo 2008

NO ALL'INCIUCIO



ECCO CON CHI

VORREBBERO FARE


"LE LARGHE INTESE"


CLICCA QUI SOTTO E VAI A VEDERE


http://www.youtube.com/watch?v=FBZtCZpm8A0&eurl


http://www.youtube.com/watch?v=FrqBccgfmH4&feature=related


http://www.youtube.com/watch?v=JJ4buh4Q5Co&feature=related


MA NON GLIELO

PERMETTEREMO

Altro che voto inutile: siamo la vera Sentinella d’Italia!


Maurizio Brugiatelli

www.mauriziobrugiatelli.it


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IL VOTO INUTILE?

In questi giorni si è parlato tanto, forse troppo, di “voto utile” costringendoci a riflettere su questo anomalo consiglio arrivato a più riprese dalle sponde dei due partiti contenitore. Silvio e Walter hanno duettato elegantemente, secondo un copione ben scritto, invitando gli elettori a votare per sé o per l'altro. Questo sarebbe il “voto utile”, cioè quello “che apporta vantaggio, profitto o giovamento”. Appunto… utile per chi? A pensarci bene, non pare appassionante uno scenario nel quale i due contenitori ben assortiti possano conquistare oltre l’80 per cento dei voti, arrivando ad un conseguente controllo assoluto del potere politico in Italia. I 'partiti gemelli' stanno puntando decisamente a trasformare il bipolarismo in un secco bipartitismo. Vogliono americanizzare lo scenario politico italiano abbattendo le differenze, le identità, le storie culturali e politiche nazionali. La chiamano semplificazione, ma - visti i numeri e gli scenari di grande equilibrio che si prefigurano - profuma tanto di grande accordo: larghe intese, inciucio o ammucchiata… fate voi. Una pesante minaccia di pensiero unico ( a proposito, sono in corso le indagini per scoprire chi abbia copiato il programma dell’altro…) dietro il quale sarebbe più facile fare affari (all’orizzonte ce ne sono tanti) per quei poteri ben acquattati trasversalmente dietro i due contenitori. Senza più alcun controllo, soprattutto grazie all’attuale sistema elettorale che ha consegnato ai leader il potere di veto e di scelta nelle liste dei 'nominati'. Attenzione, avviso ai naviganti verso il 13 aprile: è breve il passo che porta dal voto utile al voto dell’utile idiota…




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