Anzio, città da radici profonde.

Anzio, città dalle radici profonde.
Nell'antichità Antium venne assorbita nello stato romano.
La città ospitò Cicerone quando, tornato dall'esilio, vi riorganizzò i resti delle sue biblioteche, desiderando metterli in un posto sicuro. I romani più eminenti vi costruirono bellissime ville in riva al mare. Gli imperatori della dinastia Giulio-Claudia la visitavano frequentemente e Mecenate vi possedeva una villa.
Ad Antium nacquero gli imperatori Caligola e Nerone.
Quest'ultimo fondò una colonia di veterani in città e costruì un nuovo porto, le cui rovine sono tuttora esistenti.
Nei primi del novecento, Anzio acquistò le connotazioni
di un elegante centro balneare, meta di soggiorno di alcune note famiglie dell'aristocrazia e dell'alta borghesia romane.

mercoledì 28 maggio 2008

ATTENZIONE ATTENZIONE


RIFLESSIONI

Spranghe all'università, Fascisti- Comunisti.
I benpensanti ne hanno di pane da inzuppare e tutti lì a strumentalizzare per biechi interessi personali, editoriali, elettorali, un motivo per strumentalizzare c'è sempre!
Chi come me gli anni 70 li ha vissuti subiti e sotto certi versi "interpretati" si accorgerà che sembra un film già visto e molto pericoloso. Aver tenuto fuori dal parlamento e dal senato la storia e i valori di milioni di italiani, non credo sia stata una buona scelta, il tentativo di omogenizzare tutti e tutto non ha mai funzionato ce lo insegna la storia. C'è una vecchia canzone intitolata "Dont' worry be happy" (non preoccuparti sii felice) i giovani non ci sono cascati allora e non intendono cascarci oggi!
I giovani si preoccupano perché pensano, ma poi c'è subito qualcuno che cerca di strumentalizzare il loro pensiero, essendo rimasti al margine della politica, o meglio dal centro del potere, perché se non ricordo male il significato della parola politica dovrebbe essere l'arte di governare la città e non "l'arte di manipolare il popolo per fini personali"
Inviterei allora a fare un'attenta riflessione a tutti noi, l'estremismo che fino a pochi mesi fa era espresso nelle curve di alcune squadre di calcio, da alcuni facinorosi che si stava cercando di individuare e isolare, oggi cercano visibilità nel tempio del sapere.
Chi è vicino a i giovani e ha vissuto gli anni di piombo sempre più spesso si sente interrogato su quegli anni, non più per conoscere ma per studiare...
Se a questo uniamo la voglia di protagonismo, già naturale in quest'era mediatica a tutti i costi, esasperata da chi vede cancellato anche nelle forme di solo pensiero le proprie idee, qualche burattinaio, e il nostro paese ne è pieno, ha terreno fertile per alimentare l'odio che inevitabilmente sfocia alla lotta armata.
Prevedere è meglio che curare.

Maurizio Brugiatelli

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