Anzio, città da radici profonde.

Anzio, città dalle radici profonde.
Nell'antichità Antium venne assorbita nello stato romano.
La città ospitò Cicerone quando, tornato dall'esilio, vi riorganizzò i resti delle sue biblioteche, desiderando metterli in un posto sicuro. I romani più eminenti vi costruirono bellissime ville in riva al mare. Gli imperatori della dinastia Giulio-Claudia la visitavano frequentemente e Mecenate vi possedeva una villa.
Ad Antium nacquero gli imperatori Caligola e Nerone.
Quest'ultimo fondò una colonia di veterani in città e costruì un nuovo porto, le cui rovine sono tuttora esistenti.
Nei primi del novecento, Anzio acquistò le connotazioni
di un elegante centro balneare, meta di soggiorno di alcune note famiglie dell'aristocrazia e dell'alta borghesia romane.

giovedì 19 giugno 2008

PASSATO E FUTURO


E' questo il nostro futuro?

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Come è triste questa verità....

Michael's gate ha detto...

La Santanché arriva seconda

È con estremo stupore che accogliamo la notizia che l’(ex) Onorevole Santanché ha presentato il 28 maggio 2008 il quesito referendario per l’abrogazione di alcuni articoli della legge Merlin.

E questo per diversi motivi.

Curioso è che mediaticamente tale quesito referendario venga sbandierato come “Abolizione della Legge Merlin” e non nella sua parzialità (pindarico escamotage per evitare nuovamente il confronto con i reali depositari del referendum?).

Altrettanto curioso che a fronte della richiesta dell’abrogazione di una legge o parte di essa non si proponga una proposta di legge di iniziativa popolare che regoli l’esercizio della prostituzione al fine di non lasciare “buchi” legislativi, o ancor peggio, getti in una anarchia ancor più pericolosa di quella attuale la regolamentazione della prostituzione in Italia.

Forse la Santanché non si ricorda che sui banchi della camera o del senato non c’è nessun esponente del suo partito?

E le leggi che dovranno essere emanate a sostituzione o integrazione, una volta “sfrondata” la Merlin, da chi verranno proposte, da chi verranno discusse, da chi verranno votate?

Tali temi sono delicati perché riguardano in prima persona la dignità umana, dignità che poco a che vedere con il tentativo di riaccendere i riflettori su se stessi una volta che si sono spenti quelli della Camera e del Senato.

Già prima delle elezioni siamo stati costretti, tramite comunicato stampa, a rilasciare una secca smentita a seguito di insistenti notizie e affermazioni riguardanti esponenti politici (dal medesimo schieramento della Santanché) che dichiaravano come proprio il quesito referendario depositato da Italia Nuova.

Costretti alla smentita non da motivazioni politiche o di interesse ma da ragione legate al tranquillizzare tutti coloro che, da semplici cittadini, ci hanno dato e continuano a darci il loro supporto.

E anche per questo non abbiamo accettato nessun coinvolgimento “ante” elezioni… le battaglie sociali si combattono apartiticamente e non con accordi elettorali o di interesse.

In mezzo a tanta populistica tristezza siamo lieti che una voce “che conta” si sia levata, non solo da un esponente politico, ma da un membro della maggioranza.

Il Senatore Gramazio (PDL) ci ha personalmente contattati per esprimere solidarietà al movimento Italia Nuova. A tale proposito ha rilasciato una dichiarazione che siamo lieti di riportare:

“Ancora una volta la Santanché sponsorizza solo temi di carattere sociali con l’unico scopo di sponsorizzare se stessa e il suo partito.

Che Italia Nuova sia la prima e unica promotrice del quesito referendario per l’abrogazione totale della legge Merlin è cosa saputa e consolidata da tempo.

Così come sia l’unica che abbia presentato la proposta di legge di iniziativa popolare alfine di regolamentare la prostituzione in Italia.

Proprio per questo desidero esprimere, non solo la mia personale solidarietà a tutti voi ma anche il mio impegno a promuovere in prima persona una serie di tavole rotonde con gli esponenti e i sostenitori di Italia Nuova atte a sostenere la vostra iniziativa”.

Chiudiamo ricordando che il tema della prostituzione riguarda la dignità umana. Dignità che deve essere per prima cosa difesa e salvaguardata e non sfruttata per pubblicizzare se stessi.

Non basta cancellare due o tre articoli di una legge per restituire la sicurezza ai cittadini, non basta sbianchettare qualche riga per garantire uno stato civile a chi per troppo tempo è rimasto nell'oblio, non basta rilasciare interviste per restituire quell'appartenenza alla nostra società di chi è rimasto invisibile ai nostri occhi.

(M.A.) Italia Nuova

www.italianuova.eu