Anzio, città da radici profonde.

Anzio, città dalle radici profonde.
Nell'antichità Antium venne assorbita nello stato romano.
La città ospitò Cicerone quando, tornato dall'esilio, vi riorganizzò i resti delle sue biblioteche, desiderando metterli in un posto sicuro. I romani più eminenti vi costruirono bellissime ville in riva al mare. Gli imperatori della dinastia Giulio-Claudia la visitavano frequentemente e Mecenate vi possedeva una villa.
Ad Antium nacquero gli imperatori Caligola e Nerone.
Quest'ultimo fondò una colonia di veterani in città e costruì un nuovo porto, le cui rovine sono tuttora esistenti.
Nei primi del novecento, Anzio acquistò le connotazioni
di un elegante centro balneare, meta di soggiorno di alcune note famiglie dell'aristocrazia e dell'alta borghesia romane.

lunedì 1 dicembre 2008

BRAVO ALDO

ACQUA: GARANTIRE UNA QUOTA MINIMA GRATUITA

25 Novembre 2008

L’acqua è un bene primario, e su questo siamo tutti d’accordo. La maggior parte dei partiti politici, però, crede che questo bene possa essere amministrato indistintamente da un privato come dallo Stato. Ma chiunque abbia un minimo di buon senso sa bene che la strada delle privatizzazioni e della cessione delle prerogative dello Stato comporta sempre qualche differenza, dai rincari ai disservizi, tutti effetti delle regole imposte dai nuovi padroni, che non guardano più all’interesse della collettività.

Tutto questo con l’acqua non può accadere. Tutti si riempiono la bocca di belle parole, eppure rimane un silenzio assordante sulla privatizzazione delle risorse idriche, varata dal governo nella manvora finanziaria estiva. Noi, La Destra, vogliamo rompere questo silenzio.

Ho presentato una mozione che impegna la Giunta Regionale a modificare la legge 43/97 in favore della previsione di una quota d’acqua di 15 litri al giorno per persona, la quota di una doccia piuttosto breve per intenderci, che sia completamente gratuita. Una quota minima per non gravare le famiglie anche dell’elementare e fondamentale azione della pulizia quotidiana o delle faccende rudimentali della cucina. Una quota per un bene che deve rimanere pubblico ed essere veramente primario.

L’acqua sarà l’oro del prossimo millennio. Ci sono già tanti conflitti nel mondo a causa dell’acqua - dalla regione subsahariana a quella mediorientale - che in casa nostra dobbiamo tutelare questo bene: dagli sprechi che raggiungono una quota media del 33% (parlando delle sole tubature ed acquedotti) all’inquinamento delle falde e dei bacini; dall’utilizzo improprio, pubblico e privato, ai rincari che quegli stessi privati stanno cercando di legalizzare, ed in parte ci sono riusciti.

In Umbria ci batteremo in questo senso fino alla fine ed a giorni leggerete dell’iniziativa dei nostri giovani.

Tutti voi potete aiutarci scaricando questa mozione e facendola girare sui siti, i blog, le mailing lists e quant’altro.

Grazie

mozione-sullacqua

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