Anzio, città da radici profonde.

Anzio, città dalle radici profonde.
Nell'antichità Antium venne assorbita nello stato romano.
La città ospitò Cicerone quando, tornato dall'esilio, vi riorganizzò i resti delle sue biblioteche, desiderando metterli in un posto sicuro. I romani più eminenti vi costruirono bellissime ville in riva al mare. Gli imperatori della dinastia Giulio-Claudia la visitavano frequentemente e Mecenate vi possedeva una villa.
Ad Antium nacquero gli imperatori Caligola e Nerone.
Quest'ultimo fondò una colonia di veterani in città e costruì un nuovo porto, le cui rovine sono tuttora esistenti.
Nei primi del novecento, Anzio acquistò le connotazioni
di un elegante centro balneare, meta di soggiorno di alcune note famiglie dell'aristocrazia e dell'alta borghesia romane.

sabato 12 gennaio 2008

la classe non è acqua...ma l'acqua è L'ACQUA


Domani Gioventù italiana in 100 piazze

“Domani, 13 gennaio, La Destra e il movimento giovanile Gioventù Italiana scenderanno in 100 piazze italiane, per dire no alla privatizzazione degli acquedotti”. Lo annuncia il segretario nazionale de La Destra, Francesco Storace, che spiega: “L’iniziativa servirà a raccogliere le firme utili per presentare in tutti i Consigli regionali d’Italia la proposta di legge denominata “ProgettoH2O”, una proposta per far rimanere pubblica la gestione degli acquedotti, e contro le speculazioni di aziende private e multinazionali, che bramano d’aggiudicarsi il vasto business delle acque”.
“La proposta di legge – continua Storace – prevede, oltre al mantenimento della gestione pubblica (senza fini di lucro sulle bollette), che si garantisca una quota gratuita di acqua a tutte le famiglie, per poi attuare una tariffazione crescente, rispetto a quote di consumo fisse. I giovani de La Destra ribadiscono senza mezzi termini che l’acqua è un bene primario di tutti, su cui nessuno può lucrare o speculare come se fosse un prodotto da banco. Dobbiamo far notare che, ad oggi, siamo l’unico partito in Italia, da destra a sinistra, a portare avanti questa battaglia contro la speculazione e la privatizzazione di un diritto dell’uomo”.
“Qui – conclude Storace – non si parla di utili e fatturati, qui è in gioco la sussistenza delle nostre famiglie, che non possono pagare un diritto imprescindibile come fosse un lusso futile. Noi tuteliamo l’interesse nazionale, che è quello di mantenere accessibile a tutti il diritto ad avere acqua corrente nelle proprie case, senza temere esose bollette, come già accade con luce e gas”.

Da www.storace .it

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