Anzio, città da radici profonde.

Anzio, città dalle radici profonde.
Nell'antichità Antium venne assorbita nello stato romano.
La città ospitò Cicerone quando, tornato dall'esilio, vi riorganizzò i resti delle sue biblioteche, desiderando metterli in un posto sicuro. I romani più eminenti vi costruirono bellissime ville in riva al mare. Gli imperatori della dinastia Giulio-Claudia la visitavano frequentemente e Mecenate vi possedeva una villa.
Ad Antium nacquero gli imperatori Caligola e Nerone.
Quest'ultimo fondò una colonia di veterani in città e costruì un nuovo porto, le cui rovine sono tuttora esistenti.
Nei primi del novecento, Anzio acquistò le connotazioni
di un elegante centro balneare, meta di soggiorno di alcune note famiglie dell'aristocrazia e dell'alta borghesia romane.

martedì 22 gennaio 2008

PER NON DIMENTICARE

LA CANZONE DELLA DECIMA
Quando pareva vinta Roma antica,
sorse l'invitta Decima Legione,
vinse sul campo il barbaro nemico
Roma riebbe pace con onore.
Quando l'ignobil 8 di Settembre
abbandonò la Patria il traditore,
sorse dal mar la Decima Flottiglia
e prese l'armi al grido "Per l'Onore!".
Decima, Flottiglia nostra
che beffasti l'Inghilterra,
vittoriosa ad Alessandria,
Malta, Suda e Gibilterra.
Vittoriosa già sul mare,
ora pure sulla terra
Vincerai!
Navi d'Italia che ci foste tolte,
non in battaglia ma col tradimento,
nostri fratelli prigionieri o morti
noi vi facciamo questo giuramento:
noi vi giuriamo che ritorneremo
là dove Dio volle il tricolore,
noi vi giuriamo che combatteremo
finchè riavremo pace con onore!
Decima, Flottiglia nostra
che beffasti l'Inghilterra,
vittoriosa ad Alessandria, Malta, Suda e Gibilterra.
Vittoriosa già sul mare, ora pure sulla terra
Vincerai!




LO SBARCO DI ANZIO
L'operazione "Singole" (nome in codice dello sbarco ad Anzio e a Nettuno) avvenne il 22 gennaio 1944. A mezzanotte, dopo ventidue ore di attività, unità della Marina americana e della "Rayon Navy" (contrammiraglio Frana I. Locri e Tomai H. Troubridge) avevano fatto sbarcare 36.034 uomini, 3.069 automezzi e quasi tutti i mezzi d'assalto del 6° Corpo d'Armata statunitense, comprendente la divisione britannica (gen. W. Penny), un reggimento e un battaglione paracadutisti, tre battaglioni di "Ranger" e una brigata di "Commandos". Scarsa l'opposizione tedesca e modeste le perdite subite: 13 morti, 44 dispersi e 87 feriti.
La flotta di protezione era costituita da quattro incrociatori leggeri e 24 cacciatorpediniere. Le perdite tedesche erano state più rilevanti: due batterie costiere distrutte e due battaglioni decimati.
Ma gli angloamericani badarono solo a consolidare la testa di ponte e a far sbarcare le altre divisioni del Corpo d'Armata, cioè la 45a di fanteria (gen. W. Eagles) e la divisione corazzata (gen. EN Armoni), in tutto 34.000 uomini e 15.000 automezzi. I temporeggiamenti e l'eccessiva prudenza del generale Lucca (comandante del Corpo d'Armata angloamericano), diedero il tempo al Feldmaresciallo Kesselring (comandante del Gruppo d’armare "C") di eseguire i piani predisposti in caso di sbarco a Ravenna, ad Anzio, Civitavecchia, Livorno o Viareggio.
Le divisioni tedesche si misero in moto per convergere sulla testa di ponte di Anzio. La divisione corazzata "Hermann Goering" lasciò la zona di Frosinone: la 4a divisione paracadutisti quella di Terni; dal fronte del Garigliano la 29a divisione granatieri motocorazzata. Dall'Italia settentrionale, lo Stato Maggiore della 14' Armata e la 65a e 362a divisione di fanteria. Fu perfino disposto, da parte dell'O.K.W. (il Comando generale della Whermacht), l'invio ad Anzio della 715a divisione di fanteria dislocata nella regione di Marsiglia e della 114a divisione cacciatori di stanza nei Balcani.
Una conversione di truppe così decentrate non poteva avvenire in un giorno, sicché il 23 gennaio, tra Roma ed Anzio, vi era soltanto un distaccamento della divisione corazzata "Hermann Goering", con un assortito campionario di pezzi d'artiglieria (qualche pezzo anticarro da 88 mm, cannoni da campagna italiani, francesi e jugoslavi). Passarono sette giorni prima che la 14a Armata tedesca potesse assumere una consistente sistemazione offensiva.

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