Anzio, città da radici profonde.

Anzio, città dalle radici profonde.
Nell'antichità Antium venne assorbita nello stato romano.
La città ospitò Cicerone quando, tornato dall'esilio, vi riorganizzò i resti delle sue biblioteche, desiderando metterli in un posto sicuro. I romani più eminenti vi costruirono bellissime ville in riva al mare. Gli imperatori della dinastia Giulio-Claudia la visitavano frequentemente e Mecenate vi possedeva una villa.
Ad Antium nacquero gli imperatori Caligola e Nerone.
Quest'ultimo fondò una colonia di veterani in città e costruì un nuovo porto, le cui rovine sono tuttora esistenti.
Nei primi del novecento, Anzio acquistò le connotazioni
di un elegante centro balneare, meta di soggiorno di alcune note famiglie dell'aristocrazia e dell'alta borghesia romane.

venerdì 11 gennaio 2008

TUTTI CON TEODORO


Provinciali, Buontempo: Ciocchetti e Gasbarra sono uguali, si facciano le primarie”

La differenza tra Luciano Ciocchetti ed Enrico Gasbarra? “Nessuna, hanno anche la stessa pettinatura”.Teodoro Buontempo usa l’ironia per parlare dei possibili candidati alle Provinciali di Roma. Poi, però, nel corso del “tour del degrado”, un viaggio in pullman di Roma organizzato da La Destra, si fa serio e dice la sua sulla prossima scadenza elettorale di primavera. “Finora- dice- il candidato e’ stato sempre indicato dopo una sorta di lottizzazione. An e Forza Italia rinunciano alla Provincia, data all’Udc, per poi puntare su Comune e Regione”. Una linea che al presidente de La Destra non piace “anche perché non porta risultati. L’unica volta che arrivammo a Palazzo Valentini, con Moffa, ci riuscimmo perché gli elettori del centrosinistra non andarono alle urne”. Buontempo invita quindi a “una sorta di discontinuità. Tra Gasbarra e Ciocchetti non vi sono differenze. Se si prende un discorso dell’uno o dell’altro e li si inverte non si capisce chilo ha scritto”. Insomma per l’esponente de La Destra “Ciocchetti è un bravo figlio” ma “serve qualcosa in più per vincere”.Cosa? “Innanzitutto le primarie. Il popolo- spiega- deve essere sovrano e decidere il proprio candidato. Se il candidato sarò io incontrerò Gasbarra, andremo a cena assieme, stabiliremo le regole della campagna elettorale e poi inizieremo a confrontarci. Se il centrodestra non dovesse arrivare a una candidatura condivisa, invece, correrò da solo per legittima difesa. Questo movimento e’ nato per contrastare un certo modo di fare politica e vogliamo partire da Roma, dove abbiamo mani libere e non siamo sotto schiaffo dei pescecani dell’edilizia”

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