Anzio, città da radici profonde.

Anzio, città dalle radici profonde.
Nell'antichità Antium venne assorbita nello stato romano.
La città ospitò Cicerone quando, tornato dall'esilio, vi riorganizzò i resti delle sue biblioteche, desiderando metterli in un posto sicuro. I romani più eminenti vi costruirono bellissime ville in riva al mare. Gli imperatori della dinastia Giulio-Claudia la visitavano frequentemente e Mecenate vi possedeva una villa.
Ad Antium nacquero gli imperatori Caligola e Nerone.
Quest'ultimo fondò una colonia di veterani in città e costruì un nuovo porto, le cui rovine sono tuttora esistenti.
Nei primi del novecento, Anzio acquistò le connotazioni
di un elegante centro balneare, meta di soggiorno di alcune note famiglie dell'aristocrazia e dell'alta borghesia romane.

mercoledì 11 giugno 2008

da www.storace.it

  1. LO STAFF DI WWW.STORACE.IT scrive:
    11 Giugno 2008 alle 21:14

    “Credo che a Palazzo Chigi siano impazziti. Un decreto sulle intercettazioni è davvero grave. Il voto ‘utile’ continua a fare danni. Spero solo che si lasci agli imputati il diritto di non avvalersi della eventuale distruzione delle intercettazioni. In questo Paese c’è ancora chi vuole vedersi riconosciuta la propria innocenza in un processo senza trucchi modello indulto”. E’ quanto dichiara Francesco Storace, segretario nazionale de La Destra.

“Riteniamo legittimo e necessario che ci sia maggiore severità nel punire chiunque faccia un uso improprio e scandalistico delle conversazioni private, ma condanniamo con tutta la determinazione possibile il tentativo di intimidire gli inquirenti, i quali, facendo il loro dovere con le intercettazioni, hanno consentito di assicurare alla giustizia non solo persone legate alla malavita organizzata ma anche personaggi della casta politica, finanziaria, bancaria e sindacale che operavano violando la legge. Le intercettazioni hanno reso possibile far venire alla luce lo scandalo delle manovre finanziarie dei ‘furbetti del quartierino’, esaltati nelle loro inquietanti manovre sia da Fassino che da D’Alema. Anche l’ultimo scandalo, che ha coinvolto la clinica milanese Santa Rita, è stato possibile scoprirlo grazie alle intercettazioni. La Destra, pertanto, condanna il tentativo di legare le mani a magistrati e operatori della giustizia e di perseguire i giornalisti che pubblicano notizie riguardanti fatti illeciti anche se non relativi ad attività mafiose e camorristiche. Di nuovo, la strada intrapresa dal governo su questioni inerenti la giustizia ha il sapore della difesa delle caste che si ritengono onnipotenti e che pensano di poter operare al di fuori della legge. Bisogna impedire che venga messo il bavaglio alla stampa e resa all’impotenza l’azione della magistratura. Nei prossimi giorni, La Destra darà vita a una serie di manifestazioni su tutto il territorio nazionale affinché i cittadini non scambino la difesa della privacy con l’impunità che si vorrebbe assicurare a politici, tangentisti e operatori dell’alta finanza, che in passato si sono arricchiti sulla pelle del cittadino comune e dei piccoli risparmiatori”. E’ quanto afferma il presidente de La Destra, Teodoro Buontempo.

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