
tratto dal clandestino.web
21/07/2008
21 Lug. - di Ambrogio Crespi - Stropiccio gli occhi e mi pizzico nel sentire le parole con cui Daniela Santanchè si è candidata ad un posto di sotto governo nell’esecutivo di Silvio Berlusconi. Dopo una campagna elettorale tutta all’attacco che da cui è uscita come vera rivelazione, una delle poche novità.
Anche se non vi è dubbio abbia sbagliato la dose, aggressiva, violenta, un pò “fissata”, una campagna elettorale tutta all’attacco indirizzata prima contro Gianfranco Fini e poi contro Silvio Berlusconi.
Non voglio ricordarveli, solo per eleganza, certo che siano ancora vivi nella memoria visto che risalgono solo a pochi mesi fa, voglio solo sottolineare che la bella Daniela si è spinta oltre il confine del conflitto politico ma è andata spesso allo scontro personalistico che prendeva forma su giudizi morali su un Fini senza palle, o Berlusconi che trattava le donne solo orizzontalmente, la sua discriminazione tra chi “la dava e chi no”.
Era naturale pensare che la “Danielona” volesse costruire a destra una prospettiva alternativa a Berlusconi e Fini, invece no, eccola qui a svelarci che “il suo governo è quello di Silvio” pronta a trattare l’annessione, e quando qualcuno le ha ricordato il pesante taglio delle sua campagna elettorale, ha risposto che erano “battute” ascrivendole ad una finzione scenica costruita per avere visibilità, insomma una balla, una finzione. Intanto ci ha fatto sapere di avere scelto la via della castità, come valore distintivo dalle altre donne di destra, ma si sa che il sesso fatto bene aiuta la lucidità mentale, cioè non fa male di per sè ed è quello che a suo modo ha cercato di spiegargli Rocco Siffredi indicando Daniela Santanchè come suo sogno erotico.
Insomma Daniela mi pare estranea alla politica, ma frutto di quella perversione mediatica che ha governato il nostro paese, ritornando tra le braccia di Fini e Berlusconi chiarisce e semplifica gli schemi di appartenenza. Quanti voti si porterà via? La notorietà non sempre si trasforma in fiducia e la fiducia non sempre in voti, è per questo che credo che Storace abbia sbagliato a candidarla e forse senza di lei e le sue “caratterizzazioni personalistiche” avrebbe avuto maggiori possibilità di fare passare il suo messaggio politico e quindi portare a casa più voti.Rimango perplesso di come una donna di comunicazione non possa comprendere che la sua azione sempre troppo eccessiva, potrà portarla ad una nomina a sottosegretario ma cancellerà la sua credibilità di soggetto politico. Ambrogio Crespi
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LINEA SANTANCHE’ NON E’ LINEA DEL PARTITO
“E’ ormai inprocastinabile oltre la convocazione dell’Esecutivo Politico Nazionale e lo chiederò io stesso, oggi, al Segretario Nazionale Storace per chiarire le affermazioni della nostra Portavoce Santanche’ pubblicate oggi sui quotidiani nazionali.
Leggere, infatti, che accetterebbe, se le venisse proposto, un ruolo di Sottosegretario nel Governo Berlusconi, lo ritengo scorretto dal momento che si tratterebbe di un personalismo incompatibile con il suo ruolo di Portavoce e in più perché è avulso da un quadro generale strategico di accordo tra la Destra e il PDL che oggi non c’è.
Se lo avesse detto ieri ad Orvieto, pubblicamente, sarebbe stata sconfessata (o fischiata) da tutta l’assemblea.
Mi sento di invitare Daniela Santanche’ ad una seria riflessione su ciò che dice pubblicamente in assemblee come quelle di Orvieto e ciò che poi dichiara ai giornalisti circa i suoi reali intendimenti e le sue reali volontà politiche e personali.
Al momento va doverosamente preso atto che la sua linea non è quella del Partito che è stata ben espressa ieri ad Orvieto da Storace e Buontempo.
Personalmente, infine, non ho gradito nel suo intervento di ieri la “promozione” pressocchè a pieni voti del Governo Berlusconi perché è un evidente “appiattimento” sul PDL che la base e tutto il partito rifiuta specie di fronte ai gravi problemi irrisolti per milioni di italiani in tema di indebolimento dei salari, delle pensioni, delle famiglie, in tema di rincari di tariffe e servizi e in assenza di incentivi alle PMI”. E’ quanto dichiara l’On Roberto SALERNO della Direzione Nazionale La Destra
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