Anzio, città da radici profonde.

Anzio, città dalle radici profonde.
Nell'antichità Antium venne assorbita nello stato romano.
La città ospitò Cicerone quando, tornato dall'esilio, vi riorganizzò i resti delle sue biblioteche, desiderando metterli in un posto sicuro. I romani più eminenti vi costruirono bellissime ville in riva al mare. Gli imperatori della dinastia Giulio-Claudia la visitavano frequentemente e Mecenate vi possedeva una villa.
Ad Antium nacquero gli imperatori Caligola e Nerone.
Quest'ultimo fondò una colonia di veterani in città e costruì un nuovo porto, le cui rovine sono tuttora esistenti.
Nei primi del novecento, Anzio acquistò le connotazioni
di un elegante centro balneare, meta di soggiorno di alcune note famiglie dell'aristocrazia e dell'alta borghesia romane.

venerdì 29 agosto 2008

CUNEO/ La Destra prende le distanze dalla Santanchè e annuncia che al congresso sosterrà Storace


IL BIPARTITISMO NON É INELUTTABILE. La Destra di Cuneo sta con Francesco Storace e volta le spalle alla conterranea Daniela Santachè. La Destra – spiega il portavoce provinciale Paolo Chiarenza - è nata per dimostrare che la politica non può essere solo esercizio del potere, ma idee attorno alle quali cercare consensi di popolo e alleanze affidabili per governare. Non si può non tenere conto che il bipartitismo che si vuole imporre il Italia, attraverso mistificazioni elettorali e sbarramenti elevati, conduce inevitabilmente a partiti unici omologabili, ad esclusivo vantaggi della “casta” di potere e non certo della stabilità di governo e della semplificazione partitica che sono ben altra cosa. I fautori de La Destra credono nell’alleanza naturale di centrodestra, nella logica politica e di azione del bipolarismo, ma confermano che il movimento è nato da un moto di convincimento, di orgoglio e di volontà e non per confluire o no nell’ibrido partito unico di Berlusconi, dove non si vede un percorso politico, un senso identitario, una passione per rinnovare l’Italia”. La Destra di Cuneo contesta la tesi congressuale della Santanchè che, ritenendo ineluttabile il bipartitismo, bisogna annullarsi nel Pdl per essere “funzionale ad un progetto di guida della nazione”.

La Destra – spiega ancora Chiarenza - è nata proprio perché Alleanza Nazionale, di cui dobbiamo occupare lo spazio lasciato libero, ha dimostrato l’impossibilità a “rappresentare l’affluente della destra che convince e condiziona”, come qualcuno ancora aspetta e spera. Oggi, per la prima volta, la Destra è fuori dal Parlamento, ma noi siamo consapevoli che esiste ancora uno spazio politico a Destra (motivo, fra l’altro, per cui si cerca dall’esterno e dall’interno di annullarla), spazio per il patrimonio di idee e di valori che rappresentiamo e sosteniamo. Essere con La Destra che il segretario nazionale Francesco Storace afferma con noi – conclude il portavoce cuneese - non vuole dire rimanere ghettizzati o ancorati ad un passato ormai lontano; vuole dire, mantenendoci distinti, compiere un percorso assieme ad altre forze convergenti (non siamo certamente stati noi ad escludere la possibilità di un accordo con il Pdl) per arrivare a governare riconoscendo le risoluzioni di destra”.

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