Anzio, città da radici profonde.

Anzio, città dalle radici profonde.
Nell'antichità Antium venne assorbita nello stato romano.
La città ospitò Cicerone quando, tornato dall'esilio, vi riorganizzò i resti delle sue biblioteche, desiderando metterli in un posto sicuro. I romani più eminenti vi costruirono bellissime ville in riva al mare. Gli imperatori della dinastia Giulio-Claudia la visitavano frequentemente e Mecenate vi possedeva una villa.
Ad Antium nacquero gli imperatori Caligola e Nerone.
Quest'ultimo fondò una colonia di veterani in città e costruì un nuovo porto, le cui rovine sono tuttora esistenti.
Nei primi del novecento, Anzio acquistò le connotazioni
di un elegante centro balneare, meta di soggiorno di alcune note famiglie dell'aristocrazia e dell'alta borghesia romane.

venerdì 3 ottobre 2008


COMUNICATO STAMPA

I tesserati congiuntamente al direttivo tutto de “la Destra città di Anzio” e di “Nettuno”
emettono il seguente comunicato alla stampa per protestare contro le ingiuriose parole del presidente della Camera nonché segretario di A.N. “l’equilibrista ambiguo Gianfranco Fini” che ha esternato la scelta di un anti-fascismo militante suo e del suo movimento; come se si trattasse di un passato di cui vergognarsi.
NOI NON CI VERGOGNIAMO!
E vogliamo altresì come forma di protesta (e di vero senso di appartenenza)chiedere ai responsabili dei circoli di A.N.di rimuovere le intestazioni dedicate a persone,le quali con le loro lotte in nome di una DESTRA SOCIALE, vicina ai più deboli e perché no,in difesa di ideali che furono, e per i quali hanno lottato tutta la vita. Uomini che non sarebbero felici di essere rappresentati da chi si professa “anti-fascista
Signori rappresentanti dei circoli di A.N. vi invitiamo quindi al cospetto del vostro illustrissimo traghettatore di dedicare le vostre sedi ai vari La Russa, Alemanno, Bocchino,Matteoli… etc. Lasciando in Pace chi, a partire da Giorgio Almirante non sarebbe mai sceso così in basso in termini di inchino al “Padrone”
Maurizio Brugiatelli Portavoce de la Destra città di Anzio

6 commenti:

Anonimo ha detto...

SE UNO CONDIVIDE I SEGUENTI 14 PUNTI E’ ANTI-FASCISTA?
1)Tutti devono essere fedeli alla Costituzione
2)Bisogna governare col consenso del popolo
3)Non tutte le dittature sono uguali, ma è meglio che non ce ne siano
4)Una dittatura non sempre è un male, ma è meglio non averla
5)Gli anni di un governo non si cancellano facilmente e bisogna trarne tutto il buono che è stato fatto
6)Il governo deve tutelare innanzi tutto i lavoratori
7) Indispensabile è il giusto equilibrio tra gli interessi individuali ed interesse collettivo
8)Bisogna difendere il progresso dei lavoratori
9)I legittimi imprenditori devono comprendere sempre le esigenze sociali e far fronte ai nuovi patti di lavoro
10)Non pentirsi mai di aver fatto del bene, anche agli avversari
11)Non bisogna temere mai le conseguenze, se agiamo nel giusto
12)Non avere rimorsi, se abbiamo fatto sempre il nostro dovere
13)Avere il coraggio di agire con dignità per essere degni anche di poterlo scrivere
14)Giudicare sempre col metro della ragione, mai con l’odio smisurato e la sete di vendetta.
VOI NON VI VERGOGNATE, IO NON MI VERGOGNO!
Caro camerata Maurizio Brugiatelli,
ho imparato da te e noi da Teresa di Calcutta che nella vita non bisogna andare avanti con gli "anti" ma con i "pro". Dico, però, che bisogna interpretare bene gli anti ed i pro, se non si vuole correre il rischio di essere strumentalizzati.
Il mio Circolo An di Noicattaro è dedicato a Pinuccio Tatarella ed anche un viale sono riuscito a farGli dedicare. Pinuccio Tatarella non è mai stato fascista (così dichiarano i sostenitori) e tutti sanno per quale causa ha combattuto tutta la vita.In questo Circolo c'è il ritratto del presidente nazionale An e tutte le foto che ricordano le attività svolte dal 1994 ad oggi.
SIAMO ANTI-FASCISTI? e perché tutti, in paese, ci considerano FASCISTI? Io mi considero un "fascista democratico progressista";cosa significa? Non so spiegarlo!So soltanto una cosa: se un "Maurizio Brugiatelli" dovesse essere candidato sindaco di un qualsiasi partito Vittorio Reho e la sua famiglia lo voterebbe senza esitazione, perché si fida di lui non tanto per le parole ascoltate quanto dei suoi comportamenti.I paraocchi li ho tolti da un sacco di tempo e prima di prendere una decisione mi documento attentamente e sempre sulle parole dette, non riportate e tolte dal contesto,e sui comportamenti.
Maurì, ho scritto troppo, forse perché questa potrebbe essere l'ultima volta che "sempre il solito" entrerà nella tua casa.
Cameratescamente, Vittorio Reho.

maurizio brugiatelli ha detto...

Caro e sottolineo caro Vittorio,
non ti nego, che la tua decisione mi ha lasciato perplesso così come le motivazioni che hai portato peraltro sull'altro blog.
Anche se ovviamente non le condivido, anche perchè sarebbe stato più logico almeno aspettare il congresso, le tue scelte sono leggittime e leggittimate dai tuoi capelli bianchi.
Ti ringrazio della stima che contracambio.
Il mio comunicato stampa è un'ovvia provocazione nei confronti dei camerati che anche iscritti ad A.N. non possono condividere le esternazioni dei dirigenti viste su "LE IENE"
Caro e sottolineo ancora CARO Vittorio 31 anni fà moriva tra le mie braccia un mio allora coetaneo MARIO ZICCHIERI e tanti miei coetanei amici sono morti o stanno scontando ergastoli per certi ideali, che gli attuali dirigenti di A.N. condividevano.
E questo non mi va giù.
IO NON MI VERGOGNO DI NON ESSERE ANTIFASCISTA.
Infangherei la memoria di tanti combattenti e caduti se solo lo pensassi.
Non sono mai stato iscritto ad A.N. conoscevo troppo bene il Prof. Fisichella e avevo capito che il percorso era quello che il traghettatore fini ha deciso per A.N. e i suoi iscritti, farli morire DEMOCRISTIANI.
IO QUESTO NON LO ACCETTERO' MAI!
E non mi si dica il contrario l'ingresso nel PPE questo vuol dire.
Ora ROMANAMENTE ti saluto e se non vorrai più essere mio ospite nella mia casa, perchè ti senti più a casa tua in A.N. ti auguro senza sarcasmo, ne ironia auguri.
E visto che mi saluti cameratescamente:
ECCO COS’E’ IL CAMERATISMO
Il vero cameratismo è quello che vede la presenza compatta ed unita dei fa.scisti di fronte alle avversità, ai pericoli, alle esigente contingenti, ai problemi sociali. Ma esso è anche l’espressione di una unità che va al di là del significato politico. E’ una forma di vita, un atteggiamento, un modo di essere presenti nella società che va oltre le regole imposte in quanto, queste, risultano essere incomplete per chi vive l’essenza del fa.scismo di gruppo.
Il cameratismo, per come deve essere inteso fa.scisticamente, non viene messo in pratica solo nei momenti di lotta politica o sociale, ma è presente anche nel privato. Fra camerati esso è il collante che unisce le vite di tutti coloro che credono nella stessa ideologia e, quindi, nella realizzazione dello stesso futuro.
Ecco che il cameratismo, espressione di costante unione stretta e duratura, interviene anche oltre le fasi politiche. Un camerata può e deve contare sull’aiuto dell’altro camerata sempre, in ogni situazione, in ogni condizione, in ogni momento, per ogni esigenza.
Ma, di contro, è sbagliato concepire il cameratismo come una sorta di “casa della Divina Provvidenza” alla cui porta si bussa solo quando si ha bisogno dimenticandosene quando il bisogno cessa di esistere.
Il cameratismo non va a senso unico, non è un’istituzione come il “Pane Quotidiano” dove si recano poveri e disperati alla ricerca di aiuto o di essere sfamati.
I camerati che si rispecchiano nelle regole del cameratismo ben sanno che l’aiuto che oggi viene dato loro è lo stesso che domani dovranno dare ad altri camerati. E ben sanno che dimenticarsi dei camerati nel momento del loro bisogno equivale a tradire in coscienza, ( e a volte anche nei fatti), la compatezza e l’unione che deve contraddistinguerli.
Oggi tocca aiutare te, domani potresti essere chiamato ad aiutare me e defilarsi da questo impegno diventa un disonore incancellabile per colui che si assenta dalla chiamata.
Ovviamente il cameratismo non è cieco e sordo. Comprende che possono esserci delle condizioni tali per le quali quel determinato camerata, chiamato in aiuto, non può intervenire. Ma tali condizioni, oltre ad essere molto limitate per numero, non possono essere costanti.
Diversamente le giustificazioni si precherebbero e le richieste d’aiuto rimarrebbero sempre inascoltate.
Il cameratismo è stato quello strumento sociale e psicologico che ha legato indissolubilmente le vite dei soldati al fronte durante ogni guerra, che ha sublimato le lotte politiche degli anni 70 e 80 del nostro secolo e che sta continuando ad unire persone dello stesso credo politico.
Essere camerati può risultare difficile per chi non crede nella compatezza e nella unione di persone, per chi non concepisce che l’aiuto non deve essere solo preso, ma anche dato.
Risulta facile per coloro che sanno fare quadrato, che comprendono la necessità di marciare insieme e di difendere non solo se stessi, ma anche il camerata presente al proprio fianco.

Anonimo ha detto...

Camerata Maurì,io non ho amici.Ho fiducia in qualche CAMERATA ed in molte AMICHE.
Non hai risposto alla prima domanda.
Tutto quello che scrivi sul CAMERATISMO lo condivido pienamente.
Per "tua casa" intendevo questo blog.
IN ALTO I CUORI

maurizio brugiatelli ha detto...

Caro Vittorio,
ti pregherei di riformularmi la domanda perché non capisco.
Ma continuo a non capire come si possa essere CAMERATA per ciò che il cameratismo rapresenta, e poi ...tornare in una casa che ne tradisce i principi.
Siccome continuare questo colloquio in un blog mi sembra riduttivo, ti do il mio numero di cell.:
3389741289
3284731964
Maurizio Brugiatelli

Anonimo ha detto...

SE UNO CONDIVIDE I SEGUENTI 14 PUNTI E’ ANTI-FASCISTA?
1)Tutti devono essere fedeli alla Costituzione
2)Bisogna governare col consenso del popolo
3)Non tutte le dittature sono uguali, ma è meglio che non ce ne siano
4)Una dittatura non sempre è un male, ma è meglio non averla
5)Gli anni di un governo non si cancellano facilmente e bisogna trarne tutto il buono che è stato fatto
6)Il governo deve tutelare innanzi tutto i lavoratori
7) Indispensabile è il giusto equilibrio tra gli interessi individuali ed interesse collettivo
8)Bisogna difendere il progresso dei lavoratori
9)I legittimi imprenditori devono comprendere sempre le esigenze sociali e far fronte ai nuovi patti di lavoro
10)Non pentirsi mai di aver fatto del bene, anche agli avversari
11)Non bisogna temere mai le conseguenze, se agiamo nel giusto
12)Non avere rimorsi, se abbiamo fatto sempre il nostro dovere
13)Avere il coraggio di agire con dignità per essere degni anche di poterlo scrivere
14)Giudicare sempre col metro della ragione, mai con l’odio smisurato e la sete di vendetta.
LA MIA CONDOTTA POLITICA E' GUIDATA ANCHE E SOPRATTUTO DAI SUDDETTI 14 PUNTI.

maurizio brugiatelli ha detto...

Vittorio
vedo che preferisci il confronto sul blog e mi va bene perchè significa che continui a venirci e questo non può che farmi piacere.
Se è questa la tua domanda la mia risposta è NO non sei anti-fascista
e di questo ne ero già convinto anche prima ed è per questo che mi chiedo come puoi accettare di tornare nella casa di chi questi punti li ha conunque rinnegati.
Come puoi stare con un partito dichiaratamente liberal-capitalista.
Mi sembra ancor più una contradizione, dici di condividere quei 14 punti ma chi hai deciso di farti rappresentare li condivide?
L.D. fino ad oggi ci ha permesso di dire la nostra anche se qualcuno dice ha detto e dirà un mare di ca@@ate, segui l'idea non le persone e se tu come sono straconvinto hai idee ideali pricipi e tradizioni che entrambi condividiamo, stai con noi e sarò al tuo fianco ( e se mi conosci un pò sai che sono uomo di parola e non mi mette paura niente e nessuno ) per combattere chiunche tenterà di calpestare ciò in cui crediamo!
Il congresso Vittorio aspettiamo il congresso e se quello NOI vogliamo (i 14 punti) verranno traditi sarò in prima a combattere tutto e tutti.
Non vorrei che sembrasse che sto facendo proselitismo, non l'ho mai fatto neanche per la religine in cui credo, ma sono certo, perchè ho capito che sei una bella persona con sani e puri principi, che ti pentirai se decidi di lasciare L.D. per tornare in A.N. che non può rappresentare Uomini come NOI!
NOBIS
Legionario Victor