Anzio, città da radici profonde.

Anzio, città dalle radici profonde.
Nell'antichità Antium venne assorbita nello stato romano.
La città ospitò Cicerone quando, tornato dall'esilio, vi riorganizzò i resti delle sue biblioteche, desiderando metterli in un posto sicuro. I romani più eminenti vi costruirono bellissime ville in riva al mare. Gli imperatori della dinastia Giulio-Claudia la visitavano frequentemente e Mecenate vi possedeva una villa.
Ad Antium nacquero gli imperatori Caligola e Nerone.
Quest'ultimo fondò una colonia di veterani in città e costruì un nuovo porto, le cui rovine sono tuttora esistenti.
Nei primi del novecento, Anzio acquistò le connotazioni
di un elegante centro balneare, meta di soggiorno di alcune note famiglie dell'aristocrazia e dell'alta borghesia romane.

sabato 12 gennaio 2008

la battaglia vera è quella per ridare il voto di preferenza ai cittadini

da: www.storace.it

L.ELETTORALE/STORACE: MALE BOZZA BIANCO, MA SE APRE A PREFERENZE…

Roma, 11 gen. - “Sulla bozza Bianco ho un giudizio negativo ma della storia dello sbarramento non ne faccio una questione campale: la affronteremo con serenità se diventerà legge dello Stato ma non credo succeda”. Il senatore de La Destra Francesco Storace non condivide la bozza che martedì prossimo dovrebbe essere messa ai voti nella commissione Affari costituzionali ma spiega che il suo ‘no’ non è ancora scontato. “Ci devo pensare - dice Storace - ma ribadisco che per noi la battaglia vera è quella per ridare il voto di preferenza ai cittadini, una cosa chiesta al momento da tutti quelli che non la vogliono. Se ci fosse un intervento su questo sarebbe di certo un motivo per attenuare l’ostruzionismo che ci sarà in commissione…”. Le previsioni di Storace sul cammino della riforma della legge elettorale sono tutt’altro che rosee perchè “dopo la decisione della Corte Costituzionale ci sarà un clima incandescente, verrà fissato il termine per gli emendamenti e ne faremo migliaia anche noi, chiedendo anche che si adotti la legge elettorale regionale capace di garantire governabilità e rendere ininfluenti i piccoli partiti. Lei ce lo vede il governo a esprimere pareri su questi emendamenti? Sarebbe come esalare l’ultimo respiro…”.(foto di Tito Peccia)

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