Anzio, città da radici profonde.

Anzio, città dalle radici profonde.
Nell'antichità Antium venne assorbita nello stato romano.
La città ospitò Cicerone quando, tornato dall'esilio, vi riorganizzò i resti delle sue biblioteche, desiderando metterli in un posto sicuro. I romani più eminenti vi costruirono bellissime ville in riva al mare. Gli imperatori della dinastia Giulio-Claudia la visitavano frequentemente e Mecenate vi possedeva una villa.
Ad Antium nacquero gli imperatori Caligola e Nerone.
Quest'ultimo fondò una colonia di veterani in città e costruì un nuovo porto, le cui rovine sono tuttora esistenti.
Nei primi del novecento, Anzio acquistò le connotazioni
di un elegante centro balneare, meta di soggiorno di alcune note famiglie dell'aristocrazia e dell'alta borghesia romane.

lunedì 24 dicembre 2007

Incontro

Il sen Francesco Storace il 23\12\2007 incontrerà gli aderenti de "la Destra" per gli auguri di Natale presso il ristorante Acquarius alle h.20:00.
Il discorso di Maurizio Brugiatelli:
Desidero salutare tutti i presenti e in particolare Francesco Storace che ringrazio per essere venuto qui, proprio oggi, a poche ore dalla vigilia di Natale. Traduco tutto questo e non credo di sbagliare come una forma di attenzione da parte di Francesco nei confronti del nostro territorio. Prendendo proprio spunto dal Natale che per i cristiani e per i laici rappresenta la nascita non solo del Cristo storico, ma soprattutto anche la nascita interiore di un nuovo individuo, mi piace sottolineare l’importanza della politica, quella con P maiuscola che ha come scopo principale proprio quello di formare nuovi individui e formare nuove coscienze, ma soprattutto di risvegliare le coscienze attraverso dei solidi valori che per noi sono: Dio, Patria, Lavoro Famiglia e Sicurezza. In paradiso non si va solo pregando e noi politici abbiamo pesanti responsabilità nei confronti della società. Il momento storico nel quale viviamo ha permesso alla sinistra di paragonare la famiglia, quella fondata sul matrimonio, con quella fondata sui PACS, di non parlare più di Patria, di togliere il crocifisso dai luoghi pubblici, di garantire agli extracomunitari maggiori diritti rispetto agli italiani. Noi siamo aperti a tutti anche nei confronti degli extracomunitari a patto che siano in regola e che rispettino le nostre leggi. Lo spirito di tolleranza che ha sempre contraddistinto il nostro popolo non deve essere tradotto come un segno di debolezza. Gli italiani quando sono andati all’estero, non sono andati per cambiare le leggi o le regole di quel paese, ma sono andati per lavorare. I giovani, i nostri giovani, i nostri figli sono stanchi di ascoltare la parola speranza, ci chiedono certezze e la Destra intende lavorare per garantire queste certezze. È dimostrato che la dove c’è disoccupazione aumentano i reati. Il nostro progetto di sicurezza non deve essere solo quello di armare le forze di polizia o di garantire la certezza della pena. La nostra sicurezza è quella di garantire ai giovani un posto di lavoro. Per fare questo occorrono i consensi e per fare questo abbiamo una sola ARMA quella di andare alle urne e votare la Destra di Storace. Vedete la dove c’è disoccupazione il tasso di natalità si riduce, la dove c’è disoccupazione i giovani non si sposano, la dove c’è disoccupazione la popolazione invecchia, muore per fare posto ad altre tradizioni lontane dalle nostre. Tutto questo noi non lo vogliamo. Prima della nascita della la Destra, caro Francesco, ero preoccupato, non solo per le sorti dell’Italia, manche per la nostra piccola città. Il piano regolatore e l’espansione edilizia che ne consegue rischiava di far diventare la nostra città una città dormitorio, dove ai vecchi problemi di cui soffre Anzio se ne sarebbero assommati dei nuovi. Ora grazie alla Destra, alla tua destra e ai suoi esponenti, sono certo che a tali problemi saranno trovate delle soluzioni, così come sono certo che il ruolo della Destra per il bene e il progresso della nostra Nazione è insostituibile. Nel momento del tramonto, sono convinto che i miei figli guardandomi negli occhi non avranno nulla da rimproverarmi e se ci sarà un grazie sò che lo dovrò condividere con te per aver regalato loro una società migliore