Anzio, città da radici profonde.

Anzio, città dalle radici profonde.
Nell'antichità Antium venne assorbita nello stato romano.
La città ospitò Cicerone quando, tornato dall'esilio, vi riorganizzò i resti delle sue biblioteche, desiderando metterli in un posto sicuro. I romani più eminenti vi costruirono bellissime ville in riva al mare. Gli imperatori della dinastia Giulio-Claudia la visitavano frequentemente e Mecenate vi possedeva una villa.
Ad Antium nacquero gli imperatori Caligola e Nerone.
Quest'ultimo fondò una colonia di veterani in città e costruì un nuovo porto, le cui rovine sono tuttora esistenti.
Nei primi del novecento, Anzio acquistò le connotazioni
di un elegante centro balneare, meta di soggiorno di alcune note famiglie dell'aristocrazia e dell'alta borghesia romane.

sabato 15 marzo 2008

SONDAGGI






CONTRIBUTI CONCLUSIVI



Testo conclusivo:

Sono 7 i punti percentuali che, a trenta giorni dalle elezioni politiche del 13 e 14 aprile, separano il PD di Walter Veltroni dalla coalizione di Silvio Berlusconi. Secondo l’indagine dell’Istituto Nazionale di Ricerche Demòpolis sulle intenzioni di voto degli italiani, il Popolo della Libertà, con la Lega e l’MpA, si posiziona al 44%, mentre Partito Democratico e IdV si attestano al 37%. “Si tratta - afferma il direttore dell’Istituto Demopolis Pietro Vento - di un vantaggio significativo che, se si votasse oggi, garantirebbe a Berlusconi il premio di maggioranza alla Camera, mentre alcuni margini di incertezza si registrano al Senato, dove potrebbe risultare determinante – in alcune regioni – la presenza di altre forze politiche che, diversamente dal passato, corrono da sole: l’Unione di Centro, la Destra e la Sinistra Arcobaleno. Il risultato delle urne – prosegue il direttore dell’Istituto Demopolis - sarà sicuramente condizionato dall’alto numero di indecisi ed incerti (26%), la gran parte dei quali, come è accaduto due anni fa, potrebbe scegliere per chi votare solo all’ultimo momento”. E’ da rilevare che il 51% degli italiani non ha apprezzato le modalità di composizione delle liste per la Camera e il Senato, con molte criticità evidenziate soprattutto dagli elettori collocati nell’area del Centro-Sinistra. Molte sono le variabili di fluidità ed incertezza nello scenario politico del Paese dopo i repentini mutamenti dell’offerta politica nazionale e la polarizzazione dell’attenzione dell’opinione pubblica intorno al PD di Veltroni e al PdL di Berlusconi, che sembra aver penalizzato gli altri partiti, almeno in questa prima fase della campagna elettorale. Secondo le stime dell’Istituto Demòpolis sul voto ai partiti a un mese dalle elezioni, il PdL si attesta al 38% con la Lega Nord al 5% e l’MpA all’1%. Il PD, stabile, ottiene il 33,5%, distanziato di quasi cinque punti dal Popolo della Libertà. L’IdV di Di Pietro si posiziona al 3,5%. L’Unione di Centro di Casini, in lieve risalita, ottiene il 6,5%; la Sinistra Arcobaleno di Bertinotti il 7,5%, la Destra della Santanchè il 2,5%. All’1% il Partito Socialista di Boselli, sotto il punto percentuale gli altri. L’indagine dell’Istituto Demopolis, diretta da Pietro Vento con la collaborazione di Giusy Montalbano e Marco Tabacchi, ha infine analizzato l’opinione e la fiducia degli elettori nei confronti dei candidati premier. Berlusconi risulta apprezzato dal 51% e viene superato dal leader del PD Walter Veltroni (54%), che può contare su un alto consenso personale tra gli elettori non collocati politicamente. Prescindendo dalle simpatie politiche, risulta mediamente alto l’apprezzamento degli italiani anche nei confronti degli altri candidati a Palazzo Chigi: Casini al 40%, Bertinotti al 37%, Santanchè al 22% e Boselli al 21%.

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FINALMENTE SI PARTE

di Francesco Storace

Ci hanno scatenato addosso la guerra atomica. Golia contro Davide. Ma abbiamo respinto gli assalti più insidiosi sulle formalità, sui cavilli, che sono la cifra identificativa di una casta che vuole schiacciare le voci fuori dal coro. Ma tant’è, ora le liste ora sono presentate, il simbolo depositato. Finalmente si parte.

Con lealtà e sincerità, tuttavia, va detto che non usciamo indenni da questa battaglia campale. Settimane di imboscate, scientificamente pianificate a tavolino da chi non voleva che fossimo parte della competizione elettorale, che ci hanno impegnato in continue schermaglie legali e contrordini, distraendoci dalla politica e costringendoci a buttare milioni di euro in propaganda, tutta da rifare.

E’ accaduto che i poteri forti, quando hanno visto che noi facevamo sul serio, dopo mesi di censura mediatica, hanno cominciato ad attaccarci, prima spingendoci fuori dalla coalizione e imponendoci un quorum doppio da raggiungere, poi tentando di far passare un decreto “ad personam” che ci chiedeva la raccolta firme; poi presentando ben due ricorsi sul simbolo, uno al Viminale e uno in Cassazione, respinti; poi avanzando candidature col solo scopo di combatterci; infine lavorando per far escludere le nostre candidature, e purtroppo riuscendoci in Abruzzo dove la nostra lista, con le stesse forme per le quali dappertutto è stata accettata, è stata incredibilmente ricusata.
Ecco il prezzo altissimo pagato sinora dal nostro movimento politico, che vive soltanto sulle sue forze, sui suoi uomini generosi e non ha dalla sua un euro di finanziamento pubblico. Ci massacrano senza tregua perché sanno che NOI, per quanto male ci facciano, comunque non potremo mai diventare stampelle dell’inciucio con la sinistra.

E’ difficile rendere la portata del travaglio vissuto. Proverò con un esempio: tutto è accaduto mentre stavamo compiendo il passaggio più delicato della vita politica di un nuovo partito: lo schieramento delle unità. Pensate a un piccolo e agguerrito esercito, il nostro, che mentre è in marcia per prendere posizione, in avanguardia per dare battaglia, viene attaccato alle spalle da sedicenti alleati e saccheggiato quotidianamente dei rifornimenti con continue imboscate notturne. E ora che ci aspetta il grande scontro campale (la raccolta dei voti) le nostre unità sono a corto di munizioni, d’acqua e di cibo, e, più motivate che mai, rischiano di non rendere al meglio.

Ci occorrono rinforzi. Voi potete inviarceli, con uno sforzo generoso in nome dei valori per i quali stiamo combattendo all’arma bianca.

Aiutateci con un versamento sul conto de La Destra Fiamma - Tricolore, Istituto S. Paolo - Banco di Napoli, Iban IT73P01010032110000011181
Non saranno soldi buttati, possiamo davvero farcela.

Altro che voto inutile: siamo la vera Sentinella d’Italia!

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15 marzo 44 A.C., Idi di marzo

"Viene assassinato da un manipolo di cospiratori colui il quale ha segnato in maniera indelebile la storia dell’Impero Romano. La morte di Gaio Giulio Cesare, il “Padre della Patria”, genererà una guerra civile che sarà il preludio di un nuovo importantissimo corso per Roma, la nascita dell’Impero."


Chi mi conosce, sa bene quanto legato alle date, oggi 15 Marzo 2008 IDI di Marzo, hanno provato a pugnalarci dietro le spalle i "Bruto" attuali, ma questa volta non ci sono riusciti.

VINCERE E VINCEREMO.

Maurizio Brugiatelli