Anzio, città da radici profonde.

Anzio, città dalle radici profonde.
Nell'antichità Antium venne assorbita nello stato romano.
La città ospitò Cicerone quando, tornato dall'esilio, vi riorganizzò i resti delle sue biblioteche, desiderando metterli in un posto sicuro. I romani più eminenti vi costruirono bellissime ville in riva al mare. Gli imperatori della dinastia Giulio-Claudia la visitavano frequentemente e Mecenate vi possedeva una villa.
Ad Antium nacquero gli imperatori Caligola e Nerone.
Quest'ultimo fondò una colonia di veterani in città e costruì un nuovo porto, le cui rovine sono tuttora esistenti.
Nei primi del novecento, Anzio acquistò le connotazioni
di un elegante centro balneare, meta di soggiorno di alcune note famiglie dell'aristocrazia e dell'alta borghesia romane.

martedì 2 settembre 2008

Italcementi, effetto libico

Il titolo della Italcementi è partito a razzo sul listino di Borsa. Un bel botto, con volumi corposi sul circuito telematico di Piazza Affari. Tutto merito del nuovo accordo in terra libica. Il gruppo cementifero, che ha ambizioni sempre più forti nell’area del bacino del Mediterraneo, aprirà proprio in Libia un nuovo impianto da 4 miliardi di tonnellate di cemento all’anno.

Per un investimento che complessivamente sarà tra i 550 e i 750 milioni di dollari. Investimento destinato ad essere condiviso con una società libica direttamente controllata dallo Stato di Gheddafi. Insomma, una operazione grossa e con una forte valenza strategica. Che giustamente incassa ora anche il plauso del mercato azionario italiano. Complimenti a Italcementi.
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Maurizio Brugiatelli