Anzio, città da radici profonde.

Anzio, città dalle radici profonde.
Nell'antichità Antium venne assorbita nello stato romano.
La città ospitò Cicerone quando, tornato dall'esilio, vi riorganizzò i resti delle sue biblioteche, desiderando metterli in un posto sicuro. I romani più eminenti vi costruirono bellissime ville in riva al mare. Gli imperatori della dinastia Giulio-Claudia la visitavano frequentemente e Mecenate vi possedeva una villa.
Ad Antium nacquero gli imperatori Caligola e Nerone.
Quest'ultimo fondò una colonia di veterani in città e costruì un nuovo porto, le cui rovine sono tuttora esistenti.
Nei primi del novecento, Anzio acquistò le connotazioni
di un elegante centro balneare, meta di soggiorno di alcune note famiglie dell'aristocrazia e dell'alta borghesia romane.

martedì 1 aprile 2008

LEGGERE ATTENTAMENTE

Ho ricevuto questa email e sento il dovere di pubblicarla

E se la violenza si presentasse sotto forma di malattia cronica, dolorosa, invalidante ed i medici ti trattassero da isterica ed esaurita oppure peggio ignorassero quello che gli racconti? E se per avere una diagnosi precisa della malattia, dopo che ti hanno detto che sei stressata, stanca e che sei esagerata, si debbano attendere tra i 7 e 9 anni, possiamo definire anche questa una violenza? E se il tuo desiderio di diventare madre venga a trovarsi tragicamente, improvvisamente di fronte ad una malattia che invece ha lavorato in silenzio e ti ha occluso le tube, ha creato aderenze, sconvolto e distorto i tuoi organi riproduttivi e chi ti sta intorno ti consola con un “E’ la volontà di Dio”? E se per avere un figlio devi spendere tra i 10.000 ed i 20.000 euro andando in terra straniera perchè a casa tua hai una legge che violenta quotidianamente le donne (dicasi legge 40/2004)? E se in pochi anni subisci dai 2 ai 3 interventi in anestesia generale perchè la malattia si è riformata e magari il medico non ha operato in modo degno, si può definire volenza anche questa?Questa violenza che colpisce circa 3 milioni di donne in età fertile in Italia ha un nome, ENDOMETRIOSI un nome che quando nella maggior parte dei casi lo pronunci ti dicono: Endo…che??Ecco, questo sentirsi dire endo…che?, è la violenza più grande nonostante tu abbia già fatto decine di visite ginecologiche, decine di volte hai raccontato le tue sofferenze, decine di volte hai pianto e pregato che i dolori passassero, ma quell’endo che?, ti riporta sempre e soltanto a sentirti sola e con un grande senso di smarrimento.La tua autostima, i tuoi rapporti sociali, la tua vita di coppia, il lavoro va a ramengo a causa sua, dell’endometriosi che si è intrufolata nella tua vita e si è fatta immediatamente viva con dolori al ciclo mestruale sempre più forti, dolori all’ovulazione che ti piegano in due, dolore ai rapporti sessuali che preghi solo che finisca in fretta e con un dolore lancinante nel cuore perchè ti hanno appena detto che a causa dell’ ENDOMETRIOSI, non potrai avere figli.Però lei è violenta e tenera come nessun’altra malattia perchè con tutte noi si è comportata in modo diverso:c’è chi non ha quasi mai dolore, chi dopo un intervento di pulizia ottimale (quando trovi il chirurgo competente) è riuscita ad avere un bambino anche due e chi invece con terapia ormonale continua (estroprogestinici) riesce a condurre una buona qualità di vita.C’è chi invece ha subito dei danni permanenti come una resezione intestinale, la perdita di un rene o lo strazio del vivere 6/8 mesi con un ano artificiale (il cosiddetto sacchetto); chi invece deve fare i conti con un danno chirurgico permanente come la vescica neurologica ovvero non sentire ed avere più la capacità di urinare spontaneamente e quindi doversi autocateterizzare. E questo senza che si possa rientrare in una categoria protetta per le esenzioni o per il lavoro…niente di niente!” L’ ENDOMETRIOSI di fatto non esiste e se ce l’hai ed in sala operatoria hanno sbagliato pazienza, ti tieni le infezioni batteriche e vai avanti e cerchi almeno di attivarti per aiutare altre donne.Ora io mi rivolgo a tutti coloro che leggeranno questo post e mi rivolgo in particolare alle giornaliste: ritenete giusto che in Italia nel 2007, l’ENDOMETRIOSI (dopo quello che ho raccontato, che è solo una piccola parte) non sia ancora stata riconosciuta malattia cronica? E che nonostante gli sforzi di tre parlamentari donne (Bianconi, Bianchi, Zanotti) e l’impegno delle associazioni di pazienti, non sia ancora stata approvata la legge che riconosca alle donne affette da endometriosi la possibilità di ottenere l’esenzione del ticket per le ingenti spese farmaceutiche sostenute? Le donne con endometriosi sintomatica sono circa il 65% del totale delle pazienti e purtroppo per chi lavora nel privato, ma anche nel pubblico, l’assentarsi per malattia almeno 3 giorni al mese o diverse settimane a causa degli interventi chirurgici, il rischio licenziamento o mobbing è dietro l’angolo.L’ignoranza ed il silenzio complice di una parte della classe medica, fa si che le donne con ENDOMETRIOSI si ritrovino a doversi battere con un mostro che le divora all’interno e con i mass media che snobbano o relegano in quart’ ultima pagina le notizie relative agli eventi organizzati dalle associazioni di pazienti. I mass media che dovrebbero fare su larga scala quanto noi stiamo cercando combattivamente di fare: INFORMARE PER PREVENIRE! PER UNA MALATTIA PER LA QUALE NON E’ POSSIBILE FARE PREVENZIONE, L’UNICO MODO DI ARGINARE I DANNI PROCURATI DALLA MALATTIA, E’ INFORMARE. Informare le ragazzine di 20 anni che non è NORMALE soffrire durante il ciclo, che non è normale fare l’amore ed avere dolore nel retto o sotto la pancia, che non è normale avere continuamente la cistite o il colon irritabile.Una donna forte e coraggiosa ha voluto raccontare la sua vita con l’endometriosi, con le difficoltà legate alla fecondazione assistita ed il suo viaggio “della speranza” in Austria.Una donna che sostiene ed è parte attiva dell’Associazione Progetto Endometriosi A.P.E. Onlus e che ha fatto della sua esperienza un libro dal titolo forte, ma significativo: “CANTO XXXV - INFERNO - DONNE AFFETTE DA ENDOMETRIOSI”. Il libro è uscito a fine novembre 2007 ed al momento in fase di ristampa.Veronica Prampolini, l’autrice, è una giovane donna di Reggio Emilia che con rabbia e caparbietà vuole, attraverso il suo libro, far puntare i riflettori su una malattia che coinvolge 3 milioni di giovani donne in Italia. Giovani donne che non possono esprimere al meglio ed in pieno la propria capacità lavorativa e personale.Veronica ha anche creato un sito internet: www.donneaffettedaendometriosi.it ed un blog http://blog.libero.it/librodade/ nel quale vengono raccolte le numerose testimonianze e ringraziamenti per il suo impegno.A fianco di Veronica c’è l’ A.P.E. Onlus associazione di pazienti a carattere nazionale con sede a Reggio Emilia che fa del fare informazione sulla malattia,la priorità assoluta.A coloro che leggeranno chiediamo semplicemente che venga fatta informazione corretta ed esauriente e che non si sottovaluti il problema per l’ennesima volta! Siamo stanche di sentirci classificate come malate di serie “C”, le malattie non hanno codici e circa 3 milioni di giovani donne in Italia hanno diritto a ricevere attenzione ed ascolto.Grazie!Associazione Progetto Endometriosi Onluswww.apeonlus.info

di "Veronica Prampolini"

LA DESTRA NON E' IN VENDITA


Ora è chiaro…Il voto utile è quello agli immigrati, con un seggio elettorale nel giardino elettorale…Complimenti Cavaliere, a quando il Corano nelle scuole?
No, noi non ci facciamo comprare. Lo abbiamo gridato a Trieste, in occasione della nostra Conferenza organizzativa, abbiamo continuato a farlo e lo faremo fino al giorno del voto. La Destra c’è e ci sarà e gli elettori il 13 e il 14 aprile potranno barrare su tutte le schede il simbolo che rappresenta una storia, quello stesso simbolo che Berlusconi e Fini volevano veder cancellato.
Non siamo vendita. E non servirà a nulla l’oscena campagna messa in atto da Berlusconi, che punta a intimidire i cittadini, in particolar modo nel Lazio, nel tentativo di farmi e di farci fuori dal Senato, a vantaggio della lista che ospita il trasformista Lamberto Dini, con il cosiddetto Pdl.
Berlusconi ha tentato di comprarci, con quattro seggi, a condizione di togliere di mezzo il nostro simbolo. Abbiamo detto di no e, allora, ci ha costretto a modificare il simbolo al Ministero degli Interni. E qualcuno dei suoi ci ha messo la manina anche in Abruzzo e pure lì abbiamo respinto l’offensiva. Lo dico ora e per sempre: noi non abbiamo accettato le offerte di acquisto delle nostre coscienze, perché vogliamo rientrare in Parlamento con i voti di un popolo che non si fa comprare.
Il nostro è un grande popolo, fatto di cuore, passione, voglia di mettersi al servizio degli altri. E questa è la battaglia della vita. Figuriamoci se ci facciamo intimorire proprio ora che possiamo scrivere una pagina memorabile: La Destra può entrare in Parlamento con le proprie forze, sola contro tutti. Non arretriamo di un millimetro: andiamo avanti compatti e ce la faremo.
E chiedo a tutti i militanti di cominciare a mettere in calendario l’appuntamento che avremo a Roma, al Pantheon, venerdì 11 aprile alle 18. Assieme a me, a Teodoro Buontempo e a Luca Romagnoli, concluderà la nostra bellissima campagna elettorale Daniela Santanchè. Sarebbe bello se ai cittadini romani si unissero i militanti di altre regioni d’Italia. Insieme prepareremo la vigilia del voto più appassionante che abbiamo mai vissuto.
Vi Proponiamo questa intervista a Francesco Storace uscita oggi su Giorno, Nazione e Resto del Carlino:
Di Francesco Storace

IL CORANO NELLE SCUOLE FINI DICE SI'


A proposito di Corano guardatevi questo video molto pertinente! http://www.ilgiornale.it/video.pic1?ID=fitna_islam
Si tratta di un piccolissimo saggio del film che illustra quanto odio si trova nel Corano. In Olanda c’è ancora qualcuno che ha il coraggio di denunciare l’estremismo violento di matrice islamica!! Il coraggio appartiene alla destra del partito PVV e parla Geert Wilders.
Con l’insegnare il Corano a scuola si finisce per assecondare l’educazione all’odio dell’Italia che li ospita… Ma come ha fatto Berluscofin a fasse venì in mente di calarsi giù le brache in tal modo! Se vogliamo salvare la libertà è ora di farci sentire più che mai!!!

SI VOTA LA DESTRA ALLA CAMERA ED AL SENATO CON GIOIA E CONVINZIONE PER L’ONORE E LA GLORIA DELLA PATRIA!