Anzio, città da radici profonde.

Anzio, città dalle radici profonde.
Nell'antichità Antium venne assorbita nello stato romano.
La città ospitò Cicerone quando, tornato dall'esilio, vi riorganizzò i resti delle sue biblioteche, desiderando metterli in un posto sicuro. I romani più eminenti vi costruirono bellissime ville in riva al mare. Gli imperatori della dinastia Giulio-Claudia la visitavano frequentemente e Mecenate vi possedeva una villa.
Ad Antium nacquero gli imperatori Caligola e Nerone.
Quest'ultimo fondò una colonia di veterani in città e costruì un nuovo porto, le cui rovine sono tuttora esistenti.
Nei primi del novecento, Anzio acquistò le connotazioni
di un elegante centro balneare, meta di soggiorno di alcune note famiglie dell'aristocrazia e dell'alta borghesia romane.

giovedì 19 giugno 2008

da www.storace.it

GIOVENTU’ ITALIANA: CONTRO LE ACCISE DEI CARBURANTI

19 Giugno 2008

Gioventù Italiana, movimento giovanile de La Destra, ha deciso di stampare migliaia di manifesti che saranno affissi in tutte le città italiane per dire basta alle accise sui carburanti. Ad annunciarlo sono Luca Lorenzi, responsabile dell’organizzazione e Antonio Arzillo, coordinatore regionale della Campania di Gioventù Italiana, i quali sono certi che “così facendo gli italiani capiranno quale forza politica ad oggi si schiera realmente a favore degli interessi del popolo e contro quelli delle lobby”. Una battaglia convinta, per protestare contro l’insopportabile tassazione che grava sui carburanti e che contribuisce ad impoverire le famiglie italiane e a far perdere il potere d’acquisto agli stipendi e alle pensioni. La mobilitazione avrà un obiettivo concreto: La Destra, raccogliendo le firme in tutta Italia, si farà promotrice di una proposta di legge di iniziativa popolare per chiedere l’eliminazione di tutte le accise sulla benzina, con la possibilità di recuperare i mancati introiti di tali balzelli attraverso una forte tassazione straordinaria delle banche e delle finanziarie, imponendo una tassa patrimoniale che non ricada sul costo dei conti correnti degli italiani ma sui guadagni e sui patrimoni bancari. “La stragrande maggioranza dei cittadini – dicono Lorenzi e Arzillo – appoggerà la nostra iniziativa e a quel punto il Governo non potrà più fare finta di niente di fronte al caro-carburanti”.

PASSATO E FUTURO


E' questo il nostro futuro?