Anzio, città da radici profonde.

Anzio, città dalle radici profonde.
Nell'antichità Antium venne assorbita nello stato romano.
La città ospitò Cicerone quando, tornato dall'esilio, vi riorganizzò i resti delle sue biblioteche, desiderando metterli in un posto sicuro. I romani più eminenti vi costruirono bellissime ville in riva al mare. Gli imperatori della dinastia Giulio-Claudia la visitavano frequentemente e Mecenate vi possedeva una villa.
Ad Antium nacquero gli imperatori Caligola e Nerone.
Quest'ultimo fondò una colonia di veterani in città e costruì un nuovo porto, le cui rovine sono tuttora esistenti.
Nei primi del novecento, Anzio acquistò le connotazioni
di un elegante centro balneare, meta di soggiorno di alcune note famiglie dell'aristocrazia e dell'alta borghesia romane.

venerdì 9 maggio 2008

IL PRIMO CONSIGLIO COMUNALE DI ANZIO


La nuova legislatura del comune di Anzio è inziata ieri alle 17,30 con mezz’ora di ritardo sull'orario di convocazione. Il nuovo sindaco Luciano Bruschini si è presentato schierato con la nuova giunta comunale nominata due giorni fa: alla sua sinistra Patrizio Placidi (delega all'Ambiente), Alberto Alessandroni (Lavori pubblici), Giuseppe Mercuri (Bilancio e programmazione) e Italo Colarieti (Servizi sociali); alla sua destra Ruggero Garzia (vicensidaco e delega all'Urbanistica), Umberto Succi (Cultura e turismo), Pasquale Perronace (Attività produttive) e Ivana Gregoretti (Pubblica istruzione). Prima dell'inizio dei lavori, il sindaco ha ringranziato il suo predecessore Candido De Angelis, eletto al Senato, al quale ha donato una targa ricordo.



Dopo la presa d'atto dell'eleggibilità e compatibilità dei consiglieri, si è passati all'elezione del presidente dell'assise; un punto delicato nel quale, alla fine della conta, la maggioranza di centrodestra è andata sotto di due voti. A scrutinio segreto è stato rieletto alla presidenza Sergio Borrelli dell'Udc che però, rispetto alle previsioni, ha ottenuto sedici voti anziché diciotto. Dei consiglieri di maggioranza i rappresentanti della Nuova Dc hanno infatti votato il consigliere comunale Danilo Fontana che aveva presentato la propria candidatura perché in disaccordo sul metodo usato dal sindaco per indicare Borrelli, e che ha ottenuto sei voti; nove preferenze le ha invece ottenute il terzo candidato alla presidenza dell'assise Paride Tulli, capogruppo del Partito democratico, che ha avuto gli otto voti del suo gruppo e quello di Beniamino Colantuono unico consigliere comunale della Sinistra Arcobaleno. Bruschini è quindi passato a illustrare le linee del programma. «Il primo punto dell'attività della Giunta - ha spiegato il sindaco - sarà quello della pulizia della città, considerato che siamo in vista dell'estate: dovremo quindi intensificare la raccolta dei rifiuti con la dislocazione dei nuovi cassonetti e delle campane per la raccolta differenziata. In prospettiva sarà poi necessario intensificare la raccolta dei rifiuti porta a porta». Nel suo intervento ha toccato altri punti salienti del programma: ha annunciato che saranno individuate nuove aree sulle quali realizzare alloggi per l'edilizia residenziale pubblica e ha indicato la necessità rilanciare il settore turistico con l'ampliamento del porto e la costruzione di nuovi alberghi. Quindi ha spiegato che sarà necessario studiare un nuovo piano parcheggi con il potenziamento di aree sosta nei pressi delle stazioni ferroviarie. Sull'emergenza occupazione ha indicato il completamento della città artigiana «che sarà in grado - ha detto - di creare nuovi posti di lavoro». Per quanto riguarda il settore urbanistico ha annunciato una variante al Piano regolatore che interesserà la zona della Sacida.










9 MAGGIO GIORNATA DELLE VITTIME DEL TERRORISMO

9 MAGGIO, IL CADAVERE DI MORO IN VIA CAETANI ROMA - 9 maggio 1978, dopo 55 giorni il caso Moro si conclude in modo tragico. Il suo cadavere viene trovato nel vano posteriore di una Renault 4 rossa, parcheggiata in via Caetani, a due passi dalla sede del Pci di via delle Botteghe Oscure e a poca distanza da quella Dc di piazza del Gesù (non a 'meta' strada' tra le due, come si è spesso scritto). Non si è mai capito perché le Brigate rosse abbiano rischiato questo trasferimento 'simbolico' del corpo di Moro da via Montalcini (alla Magliana) fino al centro di Roma.
Ecco la cronaca del ritrovamento attraverso le notizie dell'ANSA.

13:59 - "Un cadavere in una macchina è stato trovato in via Caetani, una traversa di via delle Botteghe Oscure. Sul posto si sono recati il questore di Roma e il capo della Digos Spinella. Al momento non si hanno altri particolari".
14:04 - "L'on. Moro sarebbe la persona trovata morta all'angolo di via delle Botteghe Oscure con via Caetani. Lo ha riferito un funzionario della Digos".
14:07 - "Funzionari di polizia hanno confermato che l'uomo trovato morto nei pressi di via delle Botteghe Oscure è l'on. Aldo Moro, Il corpo si trova in una R4 rossa in via Caetani. La strada è bloccata da agenti di polizia, che non fanno passare i giornalisti e neppure la folla che si sta radunando tra via delle Botteghe Oscure e piazza del Gesù".
14:09 - "Il cadavere è stato notato da alcuni passanti a bordo di un'auto parcheggiata in via Caetani, una traversa di via delle Botteghe Oscure, all'angolo con il palazzo in cui ha sede il Partito comunista italiano. Il corpo è riverso sui sedili posteriori dell'auto avvolto in alcune coperte". (In realtà era nel vano bagagli e non sui sedili posteriori).
14:14 - "Appena nella sede della Dc si è diffusa la notizia del ritrovamento dell'auto in via Caetani la Direzione ha sospeso la riunione. C'é stato un momento di grande confusione. I giornalisti sono stati quasi bloccati in sala stampa. Mentre aumentava la ridda delle voci i giornalisti sono scesi sotto il portone, un poliziotto della scorta di Zaccagnini ha detto di aver visto personalmente la macchina e di aver riconosciuto nel cadavere posto nel bagagliaio quello dell'on. Moro".
14:23 - "Il ministero degli Interni ha confermato che il cadavere ritrovato nei pressi di via delle Botteghe Oscure è quello dell'on. Moro. Ecco la comunicazione del ministero: 'Alle 13.30 le forze di polizia hanno ritrovato il corpo esanime dell'on. Moro in un'autovettura parcheggiata in via Caetani".
14:25 - "Sul posto si è recato il ministro dell'Interno Cossiga, il sottosegretario Lettieri, l'on. Darida. Uomini della polizia e artificieri stanno forzando il cofano anteriore della Renault sui sedili posteriori della quale era adagiato il corpo esanime dell'on. Moro".
14:43 - "Il procuratore della Repubblica De Matteo in una breve e laconica dichiarazione fatta ai giornalisti che sono tenuti ad una distanza di oltre 80 metri rispetto all'auto nella quale si trova il cadavere dell'on. Moro ha detto:'Vi confermo che è l'on. Moro. Non posso dirvi altrò. Il corpo dell'on. Moro si trova sul sedile posteriore dell'auto, il suo viso è coperto da una giacca blu".
14:46 - "Secondo testimonianze raccolte sul posto pare che la Renault rossa sia stata parcheggiata alcune ore prima del suo ritrovamento. Questo è avvenuto, secondo quanto risulta, in seguito ad una telefonata anonima giunta verso le 13 al 113 con la quale è stato detto che su un'auto rossa parcheggiata in via dei Funari (una parallela di via delle Botteghe Oscure che incrocia via Caetani) c'era una bomba. Gli agenti accorsi hanno invece trovato in via Caetani, sull'auto, il corpo esanime dell'on. Moro avvolto in un plaid".
15:48 - "Un sacerdote della chiesa del Gesù, padre Damiano, ha impartito l'assoluzione alla salma dell'on. Moro tuttora distesa sul sedile posteriore della Renault trovata parcheggiata in via Caetani. Il sacerdote conosceva personalmente il presidente della Dc per averlo visto più volte recarsi nella chiesa del Gesù a pregare. Il prete, avvicinato da un redattore dell'ANSA, ha detto di essere stato chiamato poco prima da alcuni agenti di polizia perché si recasse in via Caetani con l'olio santo. (...) Secondo quanto ha dichiarato il sacerdote, l'on. Moro sarebbe morto da poco tempo: la salma infatti non mostrerebbe la rigidità di un decesso che risalga a molto tempo addietro".
15:50 - "L'auto nella quale si trova il corpo dell'on. Moro è targata Roma N57686. Come già è stato detto è una Reault rosso amaranto. Il corpo è reclinato sul fianco sinistro nel vano posteriore fra lo sportello del portabagagli e la spalliera del sedile posteriore che è leggermente abbassata in avanti".
16:08 - "Poco dopo le 15.30 la salma di Moro è stata prelevata dalla Renault e caricata su un furgone della polizia mortuaria che si è allontanato preceduto e seguito da alcune automobili della polizia". (Era un'ambulanza dei vigili del fuoco).
16:23 - "L'on. Moro è stato ucciso con diversi colpi d'arma da fuoco. Sul petto ci sono i segni di non meno di quattro ferite. Fra la camicia bianca e la giacca blu sono stati trovati fazzoletti intrisi di sangue all'altezza delle ferite. Nei risvolti dei pantaloni c'é una notevole quantità di sabbia".
16:57 - "La Renault è stata lasciata in via Michelangelo Caetani presumibilmente fra le 7.40 e le 8.10 di stamani. E' quanto risulta dalle prime testimonianze raccolte sul posto".
19:18 - "I funzionari della Digos hanno accertato che la Renault sulla quale è stato trovato il corpo di Moro è stata rubata il 2 marzo".
20:33 - "E' stato precisato che la sabbia trovata nei risvolti dei pantaloni è molto chiara e che infilati nei calzini sono stati trovati alcuni 'forasacchi', piccole spighe di erba di campo che si impigliano facilmente nei vestiti".

ED ORA ASCOLTARE IL POPOLO DE LA DESTRA

La nuova situazione politica determinata dalle recenti elezioni per il
rinnovo del Parlamento vedra’ La Destra italiana impegnata nella
costruzione nell’intero territorio di un progetto politico e culturale che
fondi la propria dimensione nella tradizione e nella cultura profonda della
Nazione.
33 milioni di italiani hanno deciso chi e’ presente in Parlamento, 3
milioni hanno votato per chi e’ stato escluso e ben 14 milioni non hanno
votato.


Il comitato politico nazionale ha deciso di avviare la nuova fase
cominciando la discussione su come arrivare alla stagione congressuale, in
ottemperanza al mandato annuale dell’assemblea costituente di novembre.
Vogliamo arrivarci partendo da una campagna di ascolto che deve coinvolgere
tutta la nostra struttura, con un calendario di assemblee regionali (nel
Lazio saranno svolte anche quelle provinciali), aperte a tutti i dirigenti
locali, fino ai portavoce comunali, a cura degli attuali responsabili
regionali, finalizzata anzitutto a serrare le fila. In convizioni
difficilissime abbiamo ottenuto un grande risultato in appena cinque mesi
di vita, siamo arrivati ad appena duecentomila voti dai quattro partiti –
tutti insieme – della sinistra radicale.
Venerdi’ 9 maggio Abruzzo (Alba Adriatica - Teramo)
Sabato 10 maggio Umbria
Domenica 11 maggio Marche (Cagli)
Lunedi’ 12 maggio esecutivo romano per l’organizzazione della conferenza
organizzativa capitolina del 27 maggio
Lunedi’ 12 maggio Latina
Martedi’ 13 maggio Frosinone (a Cassino)
Mercoledi’ 14 maggio Roma provincia (Tivoli)
Giovedi’ 15 maggio Rieti (Colle di Tora)
Venerdi’ 16 maggio Aosta
Sabato 17 maggio Piemonte (Torino)
Domenica 18 maggio Lombardia (Milano)
Lunedi’ 19 maggio Viterbo
Venerdi 23 maggio liguria
Sabato 24 maggio toscana
Domenica 25 maggio emilia
Martedi’ 27 maggio Roma
Venerdi 30 maggio calabria
Domenica 1 giugno Sicilia
Venerdi 6 giugno puglia
Sabato 7 giugno basilicata
Domenica 8 giugno campania
Venerdi 13 giugno Molise
Sabato 14 giugno sardegna
Venerdi 20 trentino alto adige
Sabato 21 friuli Venezia giulia
Domenica 22 giugno veneto
Il congresso – a cui lavorera’ una commissione per la predisposizione del
regolamento presieduta dal responsabile organizzativo Stefano Morselli –
sara’ preceduto dalle assemblee regionali degli iscritti che saranno
chiamate ad eleggere i rispettivi portavoce regionali e i delegati al
congresso nazionale in ragione dei voti ottenuti alla Camera in ciascuna
regione.
Sara’ questo il modo per una prima legittimazione dal basso della nostra
rappresentanza regionale, una prima risposta positiva a chi parla di
regionalizzazione del movimento, attraverso il consenso degli iscritti al
partito. Il nostro statuto parla di anzianita’ d’iscrizione di almeno sei
mesi, quindi potranno votare quelli che avranno aderito sei mesi dallo
svolgimento delle assise mentre sara’ possibile rinnovare l’iscrizione fino
al giorno del congresso per gli iscritti 2007.
Successivamente al congresso nazionale saranno rinominati, d’intesa tra i
segretari regionali e il segretario nazionale eletto, i portavoce
provinciali e quelli dei comuni capoluogo di provincia, che accompagneranno
entro l’anno il territorio ai rispettivi congressi locali, con la
possibilita’ di votare anche per gli iscritti che nel frattempo avranno
aderito, sempre a partire dai sei mesi precedenti lo svolgimento delle
assise locali. Ma questa tempistica puo’ anche essere oggetto di
discussione
Al congresso nazionale sara’ approvato lo statuto definitivo del Movimento
Al centro del congresso saranno, oltre all’elezione degli organi che
saranno previsti dal nuovo statuto, i rapporti con le forze politiche a
partire da quelle della maggioranza di governo, quelli con la Fiamma
Tricolore e il Fronte Nazionale, e le iniziative sociali da intraprendere
nel Paese, con in testa una grande manifestazione di popolo da organizzare
per l’autunno con precisi obiettivi politici
Quando parliamo dei rapporti con le forze della maggioranza di governo, la
cosa piu’ sbagliata sarebbe impostarla come se si trattasse di un
referendum se andare o no con Berlusconi. Per quel che mi riguarda la
risposta e’ negativa. Anche perche’ c’e’ chi si chiede se il Pdl ci vuole o
no. Per me il problema non e’ quello che vuole il Pdl, ma quello che
vogliamo noi. Sarebbe stato facilissimo accordarsi con il Pdl: sarebbe
bastato rinunciare al simbolo, fare quello che ha fatto l’onorevole Rotondi
e puntare ad un ministero cancellando ogni traccia della propria identita’
politica, privilegiando quella personale. Abbiamo detto di noi, e con noi
lo hanno detto poco meno di un milione di italiani. Non ci hanno chiesto –
gli italiani – di fare i sottosegretari, non possiamo l’anno prossimo
promettergli che faremo gli assessori. Se faremo gli assessori sara’ in
base a rapporti di forza che sapremo costruire e non per grazia ricevuta.
Laddove siamo andati bene ci verranno a cercare; laddove non siamo
determinanti non lo faranno. Ma non possiamo essere il bancomat del popolo
delle liberta’: ecco perche’ serve un congresso che fissi i nostri paletti.
Abbiamo pagato oltre ogni misura il voto utile, ci riproveranno con la
riforma delle legge elettorale europee: se abbiamo fatto una scelta di
dignita’ alle politiche, dobbiamo preparare il partito a combattere una
battaglia con un’organizzazione migliore e parole d’ordine piu’ efficaci
per le europee. Abbiamo preso circa un milione di voti nonostante il
paradosso di essere nati come Destra leale verso Berlusconi e finendo la
campagna elettorale come la Destra che non si doveva votare. Ci hanno
votato comunque: dobbiamo dire a ognuno dei nostri elettori di convincerne
un altro e il 2,5 diventa il 5 per cento. Diventeremo determinanti perche’
a sinistra per forza di cose dovranno inseguire la ricomposizione e se noi
manterremo un atteggiamento di dignita’ – guardando anche 17 milioni di
italiani non rappresentati dal Parlamento – potremo puntare ad una
posizione politica di alleanza con il centrodestra non basata sulla gentile
concessione ma sulla capacita’ di essere determinanti per vincere, ma anche
per governare a precise condizioni politiche e di programma.
Novita’ rilevanti sul piano organizzativo, ed e’ il secondo passaggio sulla
regionalizzazione del partito, in favore delle strutture del territorio
potranno essere decise: il tesseramento al partito da suddividere tra quote
in parti uguali tra sezioni, federazioni provinciali, strutture regionali e
struttura nazionale. In pratica, solo il 25% della quota della tessera
dovra’ arrivare al partito, il resto rimanere in periferia alle varie
articolazioni. Tutto questo finalizzato alla necessita’ di rafforzare la
presenza territoriale con l’obiettivo di aprire ottomila sezioni in tutta
Italia, a partire dalla nuova e piu’ funzionale sede nazionale, in modo da
arrivare con tutte le nostre potenzialita’ agli appuntamenti elettorali
delle europee e amministrative del prossimo anno.
Saremo presenti in tutte le competizioni amministrative con nostri
candidati alle massime cariche locali, disponibili a fare coalizione con il
centrodestra, indisponibili a subire ulteriori ostracismi come quelli che
ancora oggi registriamo. E proprio il congresso sara’ l’occasione – dopo la
campagna di ascolto dei quadri locali di tutta italia attraverso le
assemblee regionali e i relativi congressi – per stabilire il
“posizionamento” della Destra italiana nel nuovo scenario politico.
Dal primo congresso nazionale partiremo con il lancio di una bozza di
programma per le elezioni europee che sara’ sottoposto alla discussione e
alla modifica con un grande confronto popolare in tutto il Paese.
Noi non chiediamo un posto da occupare,
noi cerchiamo un posto dove vale la pena di stare.