Anzio, città da radici profonde.

Anzio, città dalle radici profonde.
Nell'antichità Antium venne assorbita nello stato romano.
La città ospitò Cicerone quando, tornato dall'esilio, vi riorganizzò i resti delle sue biblioteche, desiderando metterli in un posto sicuro. I romani più eminenti vi costruirono bellissime ville in riva al mare. Gli imperatori della dinastia Giulio-Claudia la visitavano frequentemente e Mecenate vi possedeva una villa.
Ad Antium nacquero gli imperatori Caligola e Nerone.
Quest'ultimo fondò una colonia di veterani in città e costruì un nuovo porto, le cui rovine sono tuttora esistenti.
Nei primi del novecento, Anzio acquistò le connotazioni
di un elegante centro balneare, meta di soggiorno di alcune note famiglie dell'aristocrazia e dell'alta borghesia romane.

sabato 13 settembre 2008

GRANDE FEDERALE !!! BENVENUTO TROIANI



  1. Fonte Nuova (Roma) :

  2. Marco Troiani abbandona Azione Sociale e aderisce a La Destra

    Dopo aver guidato per anni la locale sezione di Azione Sociale di Fonte Nuova (Roma) , Marco Troiani a seguito di un incontro avuto con il Portavoce Provinciale de La Destra Roberto Buonasorte, ha deciso di dimettersi da A.S. e aderire al movimento che fa capo al senatore Francesco Storace.

    La decisione è stata presa a seguito del prospettato scioglimento di A.S. nel PDL. “Infatti – ha dichiarato Troiani – La Destra di Storace è l’unico partito che garantisce autonomia e dignità”.

DA WWW.GIUDA.IT




“FINI: ANCHE DESTRA SIA ANTIFASCISTA

“Non si può equiparare chi combatteva per una causa giusta di uguaglianza e libertà e chi, fatta salva la buona fede, stava dalla parte sbagliata”. E’ il presidente della Camera Fini a sgombrare il campo dagli equivoci dopo le polemiche sui combattenti di Salò, scatenate da La Russa e Alemanno. Fini ha voluto ribadire che “non possiamo negare la storia e il fascismo fu una dittatura che negò alcune libertà fondamentali”.

Ezra Pound


Dai CANTI PISANI un frammento del testamento spirituale di Ezra Pound

Ciò che sai amare rimane, il resto è scoria
ciò che sai amare non ti sarà strappato
ciò che sai amare è il tuo vero retaggio
il mondo, quale? Il mio, il loro
o di nessuno?

Prima venne la vista, poi diventò palpabile
Eliso, fosse pure in quell’antro d’inferno,
ciò che tu sai amare è il tuo vero retaggio
ciò che tu sai amare non ti sarà strappato.
La formica è centauro nel suo mondo di draghi.
Deponi la tua vanità, non è l’uomo
che ha fatto il coraggio, o l’ordine o la grazia,
deponi la tua vanità, dico, deponila!
La natura t’insegni quale posto ti spetta
per gradi d’invenzione o di vera maestria,
deponi la tua vanità,
Paquin, deponila!
Il casco verde tua eleganza offusca.
“Padroneggia te stesso, e gli altri ti sopporteranno”.
Deponi la tua vanità
sei cane bastonato sotto la grandine
tronfia gazza nel sole delirante,
mezzo nero mezzo bianco
tu non distingui fra ala e coda
giù la tua vanità
spregevole è il tuo odio
che si nutre di falso,
deponi la tua vanità,
sollecito a distruggere, avaro in carità,
deponi la tua vanità
dico, deponila!
Ma avere fatto piuttosto che non fare
questa non è vanità
aver bussato, discretamente,
perché un Blunt ti apra
avere colto dall’aria una tradizione viva
o da un occhio fiero ed esperto l’indomita fiamma
questa non è vanità.
L’errore sta tutto nel non fatto,
sta nella diffidenza che tentenna…