Anzio, città da radici profonde.

Anzio, città dalle radici profonde.
Nell'antichità Antium venne assorbita nello stato romano.
La città ospitò Cicerone quando, tornato dall'esilio, vi riorganizzò i resti delle sue biblioteche, desiderando metterli in un posto sicuro. I romani più eminenti vi costruirono bellissime ville in riva al mare. Gli imperatori della dinastia Giulio-Claudia la visitavano frequentemente e Mecenate vi possedeva una villa.
Ad Antium nacquero gli imperatori Caligola e Nerone.
Quest'ultimo fondò una colonia di veterani in città e costruì un nuovo porto, le cui rovine sono tuttora esistenti.
Nei primi del novecento, Anzio acquistò le connotazioni
di un elegante centro balneare, meta di soggiorno di alcune note famiglie dell'aristocrazia e dell'alta borghesia romane.

mercoledì 30 gennaio 2008

TUTTI A ROMA IL 3 FEBBRAIO


E' L'ORA DI

BUONTEMPO

ALLA PROVINCIA DI ROMA!!!





RIFLESSIONI di Maurizio Brugiatelli

Dopo un'attenta riflessione su quanto sta accadendo intorno a noi sia a livello nazionale che locale ho deciso di esprimere il mio pensiero pubblicamente. Premetto che, secondo me nella sua interezza, questo "sistema" a livello mondiale non funziona!
Come con la rivoluzione francese nel 1789 si è abbattuto un sistema che andava avanti da secoli, ritengo, che prima o poi, ( più prima che poi ) il popolo, i giovani si ribelleranno (e mi auguro con metodi rivoluzionari, ma pacifici, con forzature anche estreme, ma nel pieno rispetto della vita) per abbattere anche questo di sistema, che non .

"La prossima rivoluzione italiana ed europea, che sarà una rivoluzione conservatrice, non potrà che partire dalla critica di questa Ideologia dominante [il Sessantottismo], dall'attacco politico e civile, sul piano del costume e del linguaggio, a questa Cappa che ci asfissia illudendoci di dare la massima libertà, e che ci rende schiavi e automi mentre finge di farci sovrani e autonomi. Rispetto a loro, la prossima trasgressione sarà la tradizione, sarà parlare di doveri prima che di diritti, di educazione prima che di liberazione. La prossima trasgressione sarà farsi un mito come loro si fanno un trans, e farsi una fede come loro si fanno le canne"
Marcello Veneziani


Per questo credo, che noi de "la Destra" abbiamo un importante missione; preoccuparci delle "quote giovani" più che delle "quote rosa" se poi sono "quote giovani e rosa" ancora meglio!
Noi de "la Destra" abbiamo il compito di formare i giovani, poiché sono loro la classe dirigente del domani lasciandogli piena autonomia, sentirli con il cuore, più che ascoltarli con le orecchie.
Nel programma, che io ho preparato, parlo di progetti in funzione dei giovani, basta leggere attentamente tra le righe per notare i provvedimenti che chiedo in tema ambientale,e sulle giovani coppie, ho inoltre progetti in mente che non ho inserito nel programma per evitare il "copia e incolla" di qualcuno.... Chi mi conosce bene sa quanto ho a cuore il sociale, e non ora che sono sceso in politica, ma da tempi non sospetti.

Vorrei sempre pubblicamente fare un plauso al nostro portavoce cittadino Antonio Pace, che in perfetta sintonia su quanto accade a livello nazionale e con pregevole coerenza, ha fatto inserire "la Destra" nel tavolo del programma d'intenti della CdL locale, anche ieri (29\01\2008 h. 13:31 ) sul suo blog, Storace ci ricordava:" Berlusconi era con noi all'Assemblea costituente non dimenticatelo mai!" Senza illuderci, e senza presunzione, sono certo che noi, uniti compatti e disposti a qualche sacrificio, possiamo costruire un buon gruppo e in un paio di anni lanciare i nostri giovani, come protagonisti responsabili e con le giuste motivazioni, pronti a fare una reale conversione del sistema.
Il tutto e subito è sempre stato un pensiero della sinistra sessantottina che ha stravolto il nostro paese e non solo.
I nostri giovani, come ho detto nel discorso del 23\12\2008 alla presenza di Francesco Storace, sono stanchi della parola "SPERANZA" loro chiedono e vogliono "CERTEZZA"
e le certezze dobbiamo essere noi a fornirle, mostrandoci COERENTI, RESPONSABILI, ATTENTI MA ATTIVI, CRITICI MA COSTRUTTIVI, dimostrando che l'ambiente attorno a noi può cambiare, solo se NOI CAMBIAMO.
Noi dobbiamo essere l'alternativa, noi dobbiamo fare la differenza, noi dobbiamo essere innovativi, e innovazione secondo me è smetterla di puntare il dito all'esterno, elencando, gli errori degli altri, ma puntare il dito verso di noi e domandarci: "Cosa sono disposto a fare io per cambiare?"è facendo le cose, che possiamo essere leader, sono le azioni, più che le parole che la gente, che i giovani ci chiedono. Quindi rimbocchiamoci le maniche e mettiamoci al lavoro!
Cerchiamo di raggiungere la Luna, se non dovessimo riuscirci e per male che vada, almeno, avremo vagato tra le Stelle e non nel pantano.