Anzio, città da radici profonde.

Anzio, città dalle radici profonde.
Nell'antichità Antium venne assorbita nello stato romano.
La città ospitò Cicerone quando, tornato dall'esilio, vi riorganizzò i resti delle sue biblioteche, desiderando metterli in un posto sicuro. I romani più eminenti vi costruirono bellissime ville in riva al mare. Gli imperatori della dinastia Giulio-Claudia la visitavano frequentemente e Mecenate vi possedeva una villa.
Ad Antium nacquero gli imperatori Caligola e Nerone.
Quest'ultimo fondò una colonia di veterani in città e costruì un nuovo porto, le cui rovine sono tuttora esistenti.
Nei primi del novecento, Anzio acquistò le connotazioni
di un elegante centro balneare, meta di soggiorno di alcune note famiglie dell'aristocrazia e dell'alta borghesia romane.

lunedì 21 luglio 2008

CONFERENZA DI ORVIETO


VI SEGNALO IL SITO DI RADIO RADICALE DOVE POTRETE ASCOLTARE,CHI NON C'E' STATO, LA CONFERENZA DI ORVIETO
http://www.radioradicale.it/scheda/258857

da www.storace.it

La Destra: Le nuove cariche del partito

Il segretario nazionale de La Destra, Francesco Storace, d’intesa con il Presidente, Teodoro Buontempo, ha disposto, nel quadro della riorganizzazione del partito per una meticolosa preparazione delle liste per le elezioni europee (ai sensi dell’art. 26 dello statuto vigente), i seguenti avvicendamenti nelle strutture del partito nel Lazio: nuovo portavoce regionale è Vittorio Messa, che subentra a Livio Proietti, il quale ricoprirà l’incarico di Garante degli Iscritti e Segretario della Segreteria generale del Congresso; portavoce per i comuni della provincia di Roma, invece, in sostituzione dello stesso Messa è stato nominato Roberto Buonasorte; infine, portavoce per la Città di Roma, in luogo di Fabio Sabbatani Schiuma, che resta membro del Comitato Politico Nazionale, è stato nominato Alberto Pascucci.

COMUNICATO DALLA SEGRETERIA DEL PARTITO

Dichiarazione del presidente de La Destra, Teodoro Buontempo

"In un Paese in cui la politica fosse ancora un valore e lo Stato una cosa seria, un ministro che offende l'inno nazionale sarebbe stato costretto a dimettersi un minuto dopo. Nell'Italia del bipartitismo forzato si fanno tanti commenti tramite fax, ma nessuno a cui spetterebbe intervenire per dovere costituzionale ha fatto nulla per evitare che la Repubblica possa ancora essere rappresentata da un ministro che non si riconosce nel valore della Patria e della Nazione. E' inquietante il silenzio del Capo dello Stato, Giorgio Napolitano e del Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. La nostra Costituzione prevede che i ministri, prima di essere nominati, giurino fedeltà, per cui quando un ministro viola questo principio fondamentale dovrebbe essere considerato decaduto. I militanti de La Destra distribuiranno in tutte le città italiane, ma con una maggiore intensità al Nord, il testo dell'inno di Mameli. Offendere l'inno della Patria significa offendere anche coloro che hanno pagato con la vita la sua libertà e la sua integrità territoriale. La mancanza di iniziativa di Alleanza Nazionale è colpa grave e io mi auguro che vogliano porre il problema della permanenza di Bossi nel Consigliod ei Ministri".

L’INCREDIBILE SANTANCHE’


tratto dal clandestino.web

21/07/2008
21 Lug. - di Ambrogio Crespi - Stropiccio gli occhi e mi pizzico nel sentire le parole con cui Daniela Santanchè si è candidata ad un posto di sotto governo nell’esecutivo di Silvio Berlusconi. Dopo una campagna elettorale tutta all’attacco che da cui è uscita come vera rivelazione, una delle poche novità.
Anche se non vi è dubbio abbia sbagliato la dose, aggressiva, violenta, un pò “fissata”, una campagna elettorale tutta all’attacco indirizzata prima contro Gianfranco Fini e poi contro Silvio Berlusconi.
Non voglio ricordarveli, solo per eleganza, certo che siano ancora vivi nella memoria visto che risalgono solo a pochi mesi fa, voglio solo sottolineare che la bella Daniela si è spinta oltre il confine del conflitto politico ma è andata spesso allo scontro personalistico che prendeva forma su giudizi morali su un Fini senza palle, o Berlusconi che trattava le donne solo orizzontalmente, la sua discriminazione tra chi “la dava e chi no”.
Era naturale pensare che la “Danielona” volesse costruire a destra una prospettiva alternativa a Berlusconi e Fini, invece no, eccola qui a svelarci che “il suo governo è quello di Silvio” pronta a trattare l’annessione, e quando qualcuno le ha ricordato il pesante taglio delle sua campagna elettorale, ha risposto che erano “battute” ascrivendole ad una finzione scenica costruita per avere visibilità, insomma una balla, una finzione. Intanto ci ha fatto sapere di avere scelto la via della castità, come valore distintivo dalle altre donne di destra, ma si sa che il sesso fatto bene aiuta la lucidità mentale, cioè non fa male di per sè ed è quello che a suo modo ha cercato di spiegargli Rocco Siffredi indicando Daniela Santanchè come suo sogno erotico.
Insomma Daniela mi pare estranea alla politica, ma frutto di quella perversione mediatica che ha governato il nostro paese, ritornando tra le braccia di Fini e Berlusconi chiarisce e semplifica gli schemi di appartenenza. Quanti voti si porterà via? La notorietà non sempre si trasforma in fiducia e la fiducia non sempre in voti, è per questo che credo che Storace abbia sbagliato a candidarla e forse senza di lei e le sue “caratterizzazioni personalistiche” avrebbe avuto maggiori possibilità di fare passare il suo messaggio politico e quindi portare a casa più voti.Rimango perplesso di come una donna di comunicazione non possa comprendere che la sua azione sempre troppo eccessiva, potrà portarla ad una nomina a sottosegretario ma cancellerà la sua credibilità di soggetto politico. Ambrogio Crespi
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LINEA SANTANCHE’ NON E’ LINEA DEL PARTITO

“E’ ormai inprocastinabile oltre la convocazione dell’Esecutivo Politico Nazionale e lo chiederò io stesso, oggi, al Segretario Nazionale Storace per chiarire le affermazioni della nostra Portavoce Santanche’ pubblicate oggi sui quotidiani nazionali.
Leggere, infatti, che accetterebbe, se le venisse proposto, un ruolo di Sottosegretario nel Governo Berlusconi, lo ritengo scorretto dal momento che si tratterebbe di un personalismo incompatibile con il suo ruolo di Portavoce e in più perché è avulso da un quadro generale strategico di accordo tra la Destra e il PDL che oggi non c’è.
Se lo avesse detto ieri ad Orvieto, pubblicamente, sarebbe stata sconfessata (o fischiata) da tutta l’assemblea.
Mi sento di invitare Daniela Santanche’ ad una seria riflessione su ciò che dice pubblicamente in assemblee come quelle di Orvieto e ciò che poi dichiara ai giornalisti circa i suoi reali intendimenti e le sue reali volontà politiche e personali.
Al momento va doverosamente preso atto che la sua linea non è quella del Partito che è stata ben espressa ieri ad Orvieto da Storace e Buontempo.
Personalmente, infine, non ho gradito nel suo intervento di ieri la “promozione” pressocchè a pieni voti del Governo Berlusconi perché è un evidente “appiattimento” sul PDL che la base e tutto il partito rifiuta specie di fronte ai gravi problemi irrisolti per milioni di italiani in tema di indebolimento dei salari, delle pensioni, delle famiglie, in tema di rincari di tariffe e servizi e in assenza di incentivi alle PMI”. E’ quanto dichiara l’On Roberto SALERNO della Direzione Nazionale La Destra

ECCO COSA DICE FRANCESCO!!!

francesco storace scrive: dal Suo blog www.storace.it


20 Luglio 2008 alle 20:41

Ho detto una cosa che spero sia chiara: io non mi candido se ci sono altre candidature, non ha alcun senso che chi ha fondato la destra, un anno dopo debba riconquistarla a maggioranza. ma mi batterò come un leone per impedire che il segretario de la destra sia scelto da Berlusconi e non dalla nostra base. ma nei prossimi giorni ne parleremo con ancora maggiore chiarezza.

Ora vi spiego. il mandato a conclusione e’ un’ovvietà - cui magari non tutti sono abituati nella politica - visto che c’e’ un congresso nazionale.
poi, c’e’ una condizione. io sono pronto a candidarmi per lanciare la destra nella societa’ italiana, non per battermi contro un altro candidato a colpi di bla-bla.
In quale parte del mondo, il fondatore di un partito deve subire l’offesa di una candidatura alternativa ad appena un anno dalla fondazione?
Il regolamento congressuale - giustamente - dà la possibilità di più candidature. ma non c’è l’obbligo politico - stavo per scrivere morale - di presentarle. Se tra i quarantatre membri del comitato politico nazionale, ce ne sono dieci che firmano una mozione per una candidatura, è evidente che io non mi metto a trastullarmi, ma scendo in campo per impedire che si affermi una candidatura pilotata dall’esterno. Se non volete lo scontro fra due candidature, vi dovete rivolgere a ciascuno dei membri del comitato politico nazionale e fargli sapere che pensate. Tutto qui. chiaro adesso?

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Chi siamo?

la Destra CERTA.

Con chi stiamo?

è ovvio con

Francesco.
E ovviamente contro le sinistre…

Se il “centro” (poco certo..)

vuole dialogare con la Destra CERTA

siamo disponibili.

Ma con dignità

nel rispetto dei valori che

la Destra CERTA

ha voluto e vuole mantenere,

e se un’apertura di dialogo ci sarà,

sarà con il NOSTRO SIMBOLO.

E’ CHIARO?

Maurizio Brugiatelli

CORSI E RICORSI STORICI

“LA DESTRA: BUONOCORE, QUELLA EXTRAPARLAMENTARE SI FRANTUMA

(ANSA) - ROMA, 20 LUGLIO 2008 - ‘La Destra di Storace segue fatalmente il destino di tutte le destre extraparlamentari, dal dopoguerra ad oggi: si isolano e si frantumano inesorabilmente davanti alla realtà’ della politica’. Lo ha dichiarato Luciano Buonocore, segretario nazionale di Destra Libertaria, movimento politico confluito nel PDL. ‘Le dimissioni di Storace - continua Buonocore - e i giochi di potere per la lotta alla Segreteria Nazionale, come era prevedibile, sono esplose oggi ad Orvieto all’interno de La Destra’.
‘Noi che abbiamo abbandonato Storace al suo inevitabile destino, già’ prima del risultato delle ultime politiche - afferma ancora Buonocore - proseguiremo, coerentemente, con il nostro impegno politico e culturale all’interno della Pdl, certi che questa e’ l’unica via politica per far rivivere i valori della cristianita’, di occidente e oriente e della Destra italiana’. (ANSA).
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Egr. Signor
Luciano BUONOCORE

Ella è poco informato o male informato o non informato affatto.
Il nostro Segretario Nazionale Francesco STORACE non si è affatto dimesso, come è stato più volte ribadito dal nostro stesso Presidente Teodoro BUONTEMPO.
In ogni caso noi militanti, dirigenti, iscritti tutti de LA DESTRA (unica VERA DESTRA ITALIANA non asservita alle logiche di potere) preferiamo centomila volte essere destra extraparlamentare insieme a Buontempo e Storace, poter scendere liberi in piazza e poter guardare in faccia gli italiani, piuttosto che essere al servizio del potente di turno come i fatti dimostrano essere Ella insieme ad un manipolo di schiavi berlusconiani.
Oggi più che mai i nostri vessilli e le nostre bandiere sventolano al vento della VERA DESTRA e noi militanti e dirigenti siamo, oggi più di ieri, fieri ed orgogliosi della nostra scelta, possiamo gridare, senza temere di essere contraddetti, di non esserci venduti e svenduti per un piatto di lenticchie. Ella questo invece non potrà mai farlo e sarà sempre più costretto a vivere all’ombra del potente di turno, come lo schiavo vive delle elemosina del suo padrone.

ORVIETO: Rassegna stampa


SICCOME NON CREDO CHE I GIORNALISTI CHE ERANO A ORVIETO

SONO STUPIDI O SORDI HO UNA

ASSOLUTA CERTEZZA

SONO IN MALAFEDE


(AGI) - Roma, 20 lug. - “Non e’ vero che Storace si e’ dimesso da segretario de La Destra e se lo avesse fatto le dimissioni sarebbero state respinte con molta determinazione”. E’ quanto afferma il presidente del partito, Teodoro Buontempo.


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