Anzio, città da radici profonde.

Anzio, città dalle radici profonde.
Nell'antichità Antium venne assorbita nello stato romano.
La città ospitò Cicerone quando, tornato dall'esilio, vi riorganizzò i resti delle sue biblioteche, desiderando metterli in un posto sicuro. I romani più eminenti vi costruirono bellissime ville in riva al mare. Gli imperatori della dinastia Giulio-Claudia la visitavano frequentemente e Mecenate vi possedeva una villa.
Ad Antium nacquero gli imperatori Caligola e Nerone.
Quest'ultimo fondò una colonia di veterani in città e costruì un nuovo porto, le cui rovine sono tuttora esistenti.
Nei primi del novecento, Anzio acquistò le connotazioni
di un elegante centro balneare, meta di soggiorno di alcune note famiglie dell'aristocrazia e dell'alta borghesia romane.

mercoledì 10 settembre 2008

LA DESTRA C'E' !!!

FASCISMO: DI ASSOLUTO C’E’ IL CAOS CHE REGNA IN AN

L’On. Roberto SALERNO de La Destra così commenta le affermazioni confusionarie di La Russa, Alemanno e Mantovano e dulcis in fundo di Fini.

“Mi aggiungo ai tantissimi che in questi giorni si sono pronunciati sulle questioni “fasciste” sollevate dai ministri e sindaci del Pdl.
Dico del Pdl e non più di An in quanto se non riconoscevo da tempo il significato di tale sigla in termini politici oggi non lo riconosco più nemmeno in termini giuridici di entità associativa e/o partitica essendo avviata l’ultima fase della sua liquidazione.
Quattro signori, questi, che hanno dato prova di confusione abissale e di un cammino personale maldestro dentro una storia umana, politica e sociale affrontata in questi ultimi anni con gravissima disinvoltura e totale assenza di obiettività.
Me lo ricordo bene l’ambiente di An negli ultimi giorni in cui soffrivo come Parlamentare, iscritto e militante, di un partito che non rispettava la storia e le persone.
Triste era lo spettacolo di ruffiani, di nani e ballerine che circondavano il “Capo” e i sottocapi, tutti sorridenti e pronti a giurare che mai avrebbero fatto ammiccamenti a “quella storia” e mai avrebbero fatto “sconti” a quel ventennio da scordare.
Hanno ingurgitato tutto questi signori e fatto ingurgitare a loro volta senza battere ciglio offendendo anche la memoria storica italiana e la tragedia ad essa legata.
Quando fu pronunciato il termine “male assoluto” nel lontano 2003 nessuno di questi signori si indignò, impegnati com’erano nella lotta per preservare il loro “culo” (Don Milani insegna che il culo bisogna chiamarlo così quando occorre), nessuno si indignò quando il capo di questo partito disse a una Direzione Nazionale, per giustificare il “lancio” del diritto al voto per gli immigrati, che gli albanesi di oggi sono come gli italiani di ieri.
Questi quattro signori hanno detto tutto e il contrario di tutto ed oggi, penosamente, si dimenano nella loro inconsistenza rilanciando malamente quello che hanno respinto e negato un minuto prima.
Mi ricordo quando Alemanno correndo da Sindaco di Roma, respinse l’alleanza con la Destra che non piaceva alla Comunità Ebraica perché in “odore” di fascismo dimostrando una autentica codardia personale prima ancora che politica.
Ora che sindaco è diventato lo sentiamo balbettare qualcosa che tra non molto giurerà l’esistenza di malinteso: il coraggio è un’altra cosa.
Tralascio altri commenti su ministri e presidenti di camera etc.
Torino 10 settembre ’08

On. Roberto SALERNO