Anzio, città da radici profonde.

Anzio, città dalle radici profonde.
Nell'antichità Antium venne assorbita nello stato romano.
La città ospitò Cicerone quando, tornato dall'esilio, vi riorganizzò i resti delle sue biblioteche, desiderando metterli in un posto sicuro. I romani più eminenti vi costruirono bellissime ville in riva al mare. Gli imperatori della dinastia Giulio-Claudia la visitavano frequentemente e Mecenate vi possedeva una villa.
Ad Antium nacquero gli imperatori Caligola e Nerone.
Quest'ultimo fondò una colonia di veterani in città e costruì un nuovo porto, le cui rovine sono tuttora esistenti.
Nei primi del novecento, Anzio acquistò le connotazioni
di un elegante centro balneare, meta di soggiorno di alcune note famiglie dell'aristocrazia e dell'alta borghesia romane.

domenica 5 ottobre 2008

Da IL TEMPO

Sgombero Rinviato,


Casapound E’ Salva


SGOMBERO RINVIATO, CASAPOUND E’ SALVA


Erano pronti ad incatenarsi, in segno di protesta contro lo sgombero dello stabile ex Enel di via XVIII dicembre, occupato da quasi due anni. Lo sfratto sarebbe dovuto avvenire domani, ma con 48 ore d’anticipo, proprio l’Enel avrebbe comunicato di voler posticipare di altri tre mesi, l’operazione.
Determinante sarebbe stato l’intervento dell’amministrazione provinciale, che avrebbe mediato fra le parti. «Volevamo legarci con le catene -ha affermato Enzo Savaresi, responsabile di Casapound- per fortuna però, ci sono dei politici che comprendono la nostra causa. Ringrazio il presidente Cusani, un uomo che crede nella politica dei giovani, piuttosto che in quella dei vecchi salotti. Ora ci auguriamo che venga attivato un tavolo di concertazione con le istituzioni, affinchè questi tre mesi non passino inosservati. Vogliamo allestire un asilo nido per bambini ed una palestra. Tutto ciò sarà possibile solo se la struttura verrà definitivamente acquistata dall’Enel». Tra i politici che sostengono le iniziative sociali di Casapound, c’è Cesare Bruni, capogruppo di An al comune di Latina. «Penso si debba trovare una soluzione concertata con i ragazzi di Casapound -ha fatto rilevare Cesare Bruni- credo che lo stabile possa diventare un centro polifunzionale per le attività culturali. Questo gruppo di giovani ha saputo creare dal nulla, una libreria ed una radio, sottraendo lo spazio al degrado. Voglio esprimere la mia personale soddisfazione per l’appello raccolto dal presidente Armando Cusani, dall’assessore Fabio Bianchi, e dall’amministrazione comunale di Latina, a cui va dato il merito di aver evitato lo sgombero». I ragazzi di Casapound hanno raccolto più di 1000 firme contro lo sgombero. I locali dell’ex Enel ospitano il Gruppo soccorso pontino (www.gsplatina.org), associazione composta da 42 persone, e priva di una sede. «Zaccheo ci ha promesso una nuova collocazione -ha detto il responsabile del Gsp, Vincenzo Campo- ad oggi solo Casapound ci garantisce l’ospitalità. Lavoriamo a stretto contatto con i vigili del fuoco e siamo dotati di 4 automezzi e 3 autovetture Pk anti-incendio». Il 26 ottobre il gruppo di soccorso pontino organizzerà una manifestazione dal titolo «Anche i bambini soccorrono».

Il Tempo

Dedicata ai figli del popolo!

Qualche tempo fa lo scrissi" Popolo; lo disse er merlo ar tordo sentirai er botto si nun sei sordo"

Dopo l’appello del presidente degli industriali, Emma Marcegaglia, che a Capri, al convegno dei Giovani Imprenditori, parla a sorpresa di intervento dello Stato definendolo “necessario”, mi torna in mente:

Trilussa

LA NINNA NANNA DE LA GUERRA

(1914)

Ninna nanna, nanna ninna,
er pupetto vò la zinna:
dormi, dormi, cocco bello,
sennò chiamo Farfarello
Farfarello e Gujermone
che se mette a pecorone,
Gujermone e Ceccopeppe
che se regge co le zeppe,
co le zeppe d'un impero
mezzo giallo e mezzo nero.
Ninna nanna, pija sonno
ché se dormi nun vedrai
tante infamie e tanti guai
che succedeno ner monno
fra le spade e li fucili
de li popoli civili
Ninna nanna, tu nun senti
li sospiri e li lamenti
de la gente che se scanna
per un matto che commanna;
che se scanna e che s'ammazza
a vantaggio de la razza
o a vantaggio d'una fede
per un Dio che nun se vede,
ma che serve da riparo
ar Sovrano macellaro.
Chè quer covo d'assassini
che c'insanguina la terra
sa benone che la guerra
è un gran giro de quatrini
che prepara le risorse
pe li ladri de le Borse.
Fa la ninna, cocco bello,
finchè dura sto macello:
fa la ninna, chè domani
rivedremo li sovrani
che se scambieno la stima
boni amichi come prima.
So cuggini e fra parenti
nun se fanno comprimenti:
torneranno più cordiali
li rapporti personali.
E riuniti fra de loro
senza l'ombra d'un rimorso,
ce faranno un ber discorso
su la Pace e sul Lavoro
pe quer popolo cojone
risparmiato dar cannone!

...che furba questa signora: quando le cose vanno male si invoca l’intervento dello Stato ma poi bisogna tornare al mercato! mi ricorda l’agnellesco condividere le perdite e incamerare gli utili!
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SVEJETE POPOLO SINNO' ERI SEI E RIMANI

NA MONNEZZA!!!

Maurizio Brugiatelli

Con il patrocinio de "LA FEDERAZIONE DELLA PROVINCIA DI ROMA"

SULLA WEB-TV E' IN ONDA IL VIDEO

PER LA MANIFESTAZIONE DELL'8 NOVEMBRE


TUTTI A ROMA PERCHE'

"C'E' UNA SOLA DESTA ...

LA NOSTRA..."

Francesco Storace

Da il resto del Carlino

"Migliaia di famiglie indebitate
per comprare tivù e telefonini"

La nuova piaga sociale. Numerose le famiglie riminesi che si rovinano per mantenere un alto tenore di vita. Paradossalmente a chiedere aiuto all'assessorato alla Famiglia sono nuclei ‘normali’, coppie con un buon lavoro, alcuni sono professionisti

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