Anzio, città da radici profonde.

Anzio, città dalle radici profonde.
Nell'antichità Antium venne assorbita nello stato romano.
La città ospitò Cicerone quando, tornato dall'esilio, vi riorganizzò i resti delle sue biblioteche, desiderando metterli in un posto sicuro. I romani più eminenti vi costruirono bellissime ville in riva al mare. Gli imperatori della dinastia Giulio-Claudia la visitavano frequentemente e Mecenate vi possedeva una villa.
Ad Antium nacquero gli imperatori Caligola e Nerone.
Quest'ultimo fondò una colonia di veterani in città e costruì un nuovo porto, le cui rovine sono tuttora esistenti.
Nei primi del novecento, Anzio acquistò le connotazioni
di un elegante centro balneare, meta di soggiorno di alcune note famiglie dell'aristocrazia e dell'alta borghesia romane.

lunedì 7 luglio 2008

da www.storace.it

L’INTERVISTA

7 Luglio 2008


A parte un titolo che è il contrario dell’articolo, oggi Il Giornale pubblica una bellissima intervista a Teodoro Buontempo che in questo post offriamo per il commento al popolo del nostro blog.

Leggi l’intervista al presidente de La Destra

E' ORA DI FARE QUALCOSA???


Lo strazio della Nettunense, lo sfogo di un lettore di Quattroruote


Strada Statale 207

La Nettunense, è la strada più pericolosa d’Italia. Sono molti i mazzi di fiori posizionati ai lati della statale 207, e il fenomeno non tende a diminuire.

Tra le tante misure che sono state adottate in questi anni per scongiurare il numero dei morti su questo cimitero dell’automobilista poche sembrano essere veramente efficaci mentre molte, o forse tutte, sembrano più dettate dall’esigenza di far cassa, attraverso telecamere e autovelox che, per loro natura, non influiscono affatto sulla sicurezza attiva degli automobilisti.

È quanto emerge dallo sfogo di un certo Cesare Zaccaria in una mail inviata a Quattroruote il cui testo riportiamo integralmente qui sotto. Nella gallery le foto scattate dallo stesso lettore della nota rivista.


I dati diramati dall’Aci informano che la SS 207 Nettunense è la strada più pericolosa d’Italia e la SS 148 Pontina segue a ruota piazzandosi al sesto posto. Da decenni sulle strade italiane si consuma una strage dalle proporzioni agghiaccianti, senza paragoni altrove, tra l’indifferenza di chi di dovere.

Dopo che questi dati sono diventati di dominio pubblico, i sindaci dei comuni interessati (Aprilia, Ardea, Pomezia, Anzio, Nettuno) si sono rivolti al Presidente del Consiglio per chiedere “un’ordinanza urgente di protezione civile”. Tutto ciò per la messa in sicurezza di queste strade? Nossignore. Per chiedere la messa in sicurezza dei cittadini che hanno la sfortuna di percorrere queste strade micidiali. Volete sapere cosa chiedono con l’ordinanza? È presto detto: istallazione di telecamere a intervalli di due chilometri per monitorare velocità e comportamento degli automobilisti.

Di conseguenza i bravi sindaci deducono che gli automobilisti che percorrono la Nettunense sono più indisciplinati di quelli che percorrono la Pontina e questi ultimi a loro volta sono più indisciplinati di quelli della maggior parte delle altre strade. Pertanto, Nettunense e Pontina stanno bene così. Guai a metterle in sicurezza: gli automobilisti sarebbero indotti ad andare più veloci. Dopo tanti anni di fuga di quei pochi cervelli di cui disponevamo, ora ci dobbiamo accontentare di ciò che ci rimane.

Naturalmente i bravi sindaci si sentiranno autorizzati ad alleggerire i portafogli degli automobilisti che percorreranno queste strade con le contravvenzioni, tanto nell’aldilà i quattrini non servono mentre per le casse comunali, depauperate dal mancato introito dell’Ici, arrivano come il cacio sui maccheroni.

Eppure un sistema per indurre alla ragione i signori avvoltoi ci sarebbe. Basterebbe che tutti i parenti delle numerosissime vittime delle nostre arterie viarie seguissero l’esempio dei genitori di M. F. che quattro anni orsono, all’età di 21 anni, si schiantò contro un albero sito al margine della via dei Romagnoli in territorio di Ostia. Per questa morte, il tribunale di Ostia ha condannato il Comune di Roma nella persona del Sindaco pro tempore Walter Veltroni al pagamento di 326.500 euro da liquidare ai familiari del giovane.


Strada Statale 207Strada Statale 207Strada Statale 207Strada Statale 207