Anzio, città da radici profonde.

Anzio, città dalle radici profonde.
Nell'antichità Antium venne assorbita nello stato romano.
La città ospitò Cicerone quando, tornato dall'esilio, vi riorganizzò i resti delle sue biblioteche, desiderando metterli in un posto sicuro. I romani più eminenti vi costruirono bellissime ville in riva al mare. Gli imperatori della dinastia Giulio-Claudia la visitavano frequentemente e Mecenate vi possedeva una villa.
Ad Antium nacquero gli imperatori Caligola e Nerone.
Quest'ultimo fondò una colonia di veterani in città e costruì un nuovo porto, le cui rovine sono tuttora esistenti.
Nei primi del novecento, Anzio acquistò le connotazioni
di un elegante centro balneare, meta di soggiorno di alcune note famiglie dell'aristocrazia e dell'alta borghesia romane.

lunedì 15 settembre 2008

PAPA IN FRANCIA/RINALDI (LISTA STORACE): “A PROPOSITO DI CITAZIONI”

“Dopo Corinto, dove esortava a fuggire dalla idolatria, da Parigi Papa Ratzinger continua incitando a fuggire dai falsi miti del denaro e del potere: parole sante”. Così Vladimiro Rinaldi, capogruppo Lista Storace alla Regione Lazio, commenta l’osservazione di Benedetto XVI nell’omelia della messa celebrata all’Esplanade des Invalides. “Ma perché è andato a dirlo in Francia quando sarebbe stato più logico dirlo in Italia per ricordare a quegli pseudo-cattolici di convenienza, quella famosa frase: ‘E’ è più facile che un cammello passi per la cruna di un ago che un ricco vada in paradiso ‘? – aggiunge Rinaldi -.Capisco che sarebbe come parlare al vento ma forse sarebbe anche il caso di cominciare a meditare?”.

OGGI 15 SETT. COME PROMESSO INIZIA IL DOPO LUNA DI MIELE

SVEGLIATEVI ITALIANI


Inflazione rivista al rialzo, 4,1% ad agosto
In un anno pasta aumentata del 25%
È lo stesso livello di luglio, il più alto dal giugno 1996. Le precedenti previsioni indicavano +4%

MILANO - Inflazione al 4,1% ad agosto, lo stesso livello di luglio (il più alto dal giugno 1996). Lo comunica l’Istat, che ha rivisto la stima provvisoria, secondo la quale il tasso di aumento dei prezzi sarebbe calato al 4%. Rispetto a giugno la variazione congiunturale dei prezzi al consumo è stata dello 0,1%.

BENI - L’inflazione dei beni ad alta frequenza di acquisto ha rallentato, ad agosto, mostrando un calo congiunturale dello 0,3%; su base tendenziale l’incremento è stato del 5,7% (6,1% a luglio).  In particolare persistono, segnala l’Istat, le tensioni nel settore pane e cereali, i cui prezzi aumentano dello 0,6% rispetto a luglio e del 12,2% rispetto allo stesso periodo del 2007. Il prezzo del pane ha registrato un aumento dello 0,3% su base congiunturale e del 12,2% su base tendenziale (in decelerazione rispetto al +12,9% di luglio), mentre quello della pasta è cresciuto dell’1,1% rispetto al mese precedente e del 25,6% sul 2007 (+24,7% a luglio). Significativo l’incremento registrato dalla pasta di semola di grano duro (+35,2%).

15 settembre 2008
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http://www.casapound.org/bottiglie/

COMUNICATO: BOTTIGLIE IN TUTTA ITALIA PER SALVARE ALITALIA.

Questa mattina, Lunedi 15 settembre, in 40 città italiane, militanti di CASAPOUND ITALIA hanno riempito le principali fontane di bottiglie contenenti messaggi di aiuto. Messaggi di aiuto delle vittime dell’ affondamento di Alitalia: i lavoratori che rischiano il licenziamento e le loro famiglie.

La colpa della situazione di sfacelo della compagnia di bandiera è da attribuirsi esclusivamente alla politica e alla gestione clientelare di Alitalia.

Alcuni dipendenti hanno avuto si privilegi, ma non saranno di certo questi a pagare. Ad essere licenziati saranno come sempre i più vulnerabili e chi non ha “santi in paradiso”. Ma in tutto il paese si propaganda l’idea che la colpa sia dei dipendenti. Per mettere contro lavoratore e lavoratore, padri di famiglia contro padri di famiglia.

Nessuno fra i dirigenti pubblici con stipendi da sei zeri che negli anni hanno contribuito al fallimento della compagnia pagherà mai. Nessun politico verrà colpito per aver usato Alitalia come “cosa propria”.

Perchè il progetto è sempre lo stesso: distruggere l’impresa pubblica per poi svendere ai soliti privati del capitalismo straccione italiano. Un film già visto che ha portato l’Italia a non avere più il controllo di telecomunicazioni e autostrade e che rivedremo ancora, quando si tratterà di svendere ferrovie e sanità pubblica.

Invitiamo gli italiani ad aprire gli occhi e a solidarizzare con i lavoratori Alitalia che vivono in questi giorni ore drammatiche. Li invitiamo a riflettere su una nazione che non ha più una sua compagnia di bandiera e che ha perso il ruolo conquistato con gli immensi sacrifici degli italiani che ci hanno preceduto.

CASAPOUND ITALIA

Onore ai militanti di casapound!
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QUESTI SONO PROBLEMI DA AFFRONTARE A MUSO DURO!

INCHIESTA/ Le nuove normative dovrebbero combattere gli aumenti dei tassi
Ma non aiutano gli utenti. Spesso sono disapplicate o applicate a favore delle banche

Mutui, la rinegoziazione è una favola
(e la surroga quasi impossibile)

Le denunce: “Mi hanno abbassato la rata, ma dovrò pagare per altri 16 anni”
“Ho chiesto il passaggio gratuito a un altro istituto, ma non ce l’avrei fatta senza l’avvocato”
di ROSARIA AMATO

http://www.repubblica.it/2008/09/sezioni/economia/mutui-tassi/rinegoziazione-surroga/rinegoziazione-surroga.html




da Il giornale


Fascismo/ Assunta Almirante: Fini sbaglia, è antidemocratico
“I repubblichini sono morti anche per lui” (Il Giornale)

Milano, 14 set. (Apcom) - Gianfranco Fini sbaglia, il suo diktat è antidemocratico e i repubblichini sono morti anche per lui: è questo il pensiero di donna Assunta Almirante, vedova del fondatore del Msi, sull’intervento del presidente della camera che ieri ha invitato la destra a essere antifascista e ha sostenuto che chi combattè per la Rsi era dalla parte sbagliata. Intervistata da Il Giornale, donna Assunta non usa mezze parole: Fini “parla troppo e dice cose che non dovrebbe. Se pensava queste cose perché non le ha dette il 28 maggio quando ha commemorato Almirante?”. La signora ricorda poi che “quando [Fini] è entrato nel Msi il programma era quello, la continuità ideale con la Rsi. O non si era accorto di dove si era iscritto?”.
Secondo donna Assunta “così si offende la memoria di chi è morto per conquistare, anche per lui, il diritto di andare al potere. Io non capisco perché lo faccia”. Per la vedova Almirante il modo di procedere di Fini “è antidemocratico. E’ una imposizione. Non si può ordinare a nessuno che cosa deve pensare. La storia non si fa con i diktat politici”.

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P.S.

Fini dimentica perchè si chiama Gianfranco.
Suo zio fu ucciso a sangue freddo nel periodo postbellico dai partigiani comunisti che lui oggi beatifica.
Fini deve solo vergognarsi.


I giovani di An contro Fini: “Ha sbagliato tutto”
di Luca Telese

Roma - Si sono riuniti ieri mattina nell’anfiteatro di Atreju, a Roma, a conclusione della loro festa. Una discussione intensa, a tratti preoccupata, dopo lo strappo di Gianfranco Fini, celebrata proprio in un incontro pubblico con i giovani del suo partito. È inutile girarci intorno. In questo momento, l’epicentro del mal di pancia dentro An sono loro, i ragazzi di Azione Giovani. Da due giorni, la loro leader (nonché ministra) Giorgia Meloni non interviene nella polemica per una scelta precisa, quella di difendere la propria organizzazione. Ma il disappunto dei ragazzi di Ag si sfoga nei blog di area, nelle dichiarazioni di alcuni dirigenti rappresentativi, in quella assemblea a porte chiuse. E i loro giudizi nei confronti del leader un tempo indiscusso sono a dir poco caustici.

Se sali sulla collina del Celio all’ora di pranzo, per esempio, puoi incontrare Carolina Varchi, la ragazza siciliana che nel dibattito con Silvio Berlusconi aveva bacchettato il premier, rimproverandolo di una sua digressione sul comunismo a sua detta «poco pragmatica». Carolina ha gli occhi azzurri, un viso apparentemente angelico, ma si definisce «alquanto incazzata». E spiega: «A Gianfranco non avrei fatto alcuna domanda. Sono rimasta colpita dal suo modo di mischiare storia e politica, non condivido una virgola nella sua divisione fra morti di serie A e morti di serie B nella guerra civile, che poi sarebbero i morti di Salò». Adesso è la sua organizzazione sotto accusa nel partito: «Mi pare una follia! Noi siamo immersi nel nostro tempo, ascoltiamo la musica dei nostri coetanei, conosciamo i loro problemi forse meglio dei nostri leader, raccogliamo il loro consenso, se è vero che le nostre sono le liste più votate nelle scuole e negli atenei. Ma di che film parlano?». Messa così sembra quasi una sfida. E Carolina la raccoglie: «Lo scriva: al contrario dei grandi, eletti nelle liste bloccate, noi raccogliamo le preferenze, una a una. La sottoscritta, è stata la più votata a Palermo. E saremmo noi i nostalgici fuori dal mondo?». Ma perché tanta difficoltà sull’antifascismo allora? «Forse perché in nome dell’antifascismo militante, nell’anno di grazia 2008, non solo nel 1943 dei bei libri di Pansa, qualcuno mi ha preso a bottigliate in facoltà!».

Altro capannello, quello dei torinesi, altro volto-simbolo dell’organizzazione, quello di Augusta Montaruli, la ragazza che è finita sulla prima pagina de La Stampa perché ogni volta che prova a dare un esame gli autonomi scatenano la guerriglia all’università: «Quello che ha detto Fini è un falso storico. La divisione fra buoni e cattivi è una cosa grottesca, che persino gli storici di sinistra rifiutano». Però così vi piove sulla testa l’accusa di nostalgismo. Augusta ride e scuote la testa: «Ma semmai è il contrario! Per noi è questa idea che si debba dire cosa si pensa del 1943 pena l’impossibilità di fare politica a essere anacronistica!». Avete quasi fischiato il vostro leader? «No. La nostra è stata un’accoglienza fredda ma responsabile. Una grande prova di maturità, direi: aspettiamo che i grandi dimostrino di saper fare altrettanto. Noi non siamo reducistici, siamo molto più moderni di loro».

da www.storace.it

DAL BLOG DI FRANCESCO STORACE


Massimo da Roma scrive:
  1. Sig. Fini avrei voglia di salire li a via della Scrofa e lasciarti una busta con i loro nomi tu e i tuoi lacchè avete fatto presto a dimenticarli, Alemanno che tristezza ti sei scordato delle chiazze di sangue di Paolo sotto quelle finestre di V.le Libia

    NON VI DIMENTICHEREMO MAI

    UGO VENTURINI (MSI - Genova 18.04.70, colpito alla testa da un sasso lanciato dai COMUNISTI durante un comizio di Almirante)

    CARLO FALVELLA (F.d.G. - Salerno 07.07.72, ucciso a coltellate sotto casa da un ANARCHICO e due militanti dell’ULTRASINISTRA)

    STEFANO E VIRGILIO MATTEI (MSI - Roma 16.04.73, morti nel rogo della loro casa, quartiere Primavalle, appiccato da COMUNISTI appartenenti a “POTERE OPERAIO”)

    GIUSEPPE SANTOSTEFANO (CISNAL - Reggio Calabria 31.07.73 aggredito da militanti COMUNISTI durante un comizio del PCI)

    MANUELE ZILLI (F.d.G. - Pavia 03.11.73, morto in seguito alle percosse ricevute sul capo in una aggressione COMUNISTA di qualche giorno prima)

    GIUSEPPE MAZZOLA, GRAZIANO GIRALUCCI (MSI - Padova 17.06.74 uccisi durante un’incursione delle “BRIGATE ROSSE” nella federazione del MSI di Padova)

    MIKIS MANTAKAS (FUAN - Roma 28.02.75 ucciso a colpi d’arma da fuoco durante un assalto COMUNISTA alla sede MSI di Via Ottaviano - Prati)

    SERGIO RAMELLI (F.d.G. - Milano 29.04.75 ucciso a sprangate e colpi di chiave inglese sotto casa da 10 COMUNISTI di “AVANGUARDIA OPERAIA”)

    MARIO ZICCHIERI (F.d.G. - Roma 29.10.75 ucciso a colpi di arma da fuoco, sparati da un’auto di passaggio, da un COMMANDO COMUNISTA di fronte alla sezione MSI del quartiere Prenestino)

    ENRICO PEDENOVI (MSI - Milano 29.04.76 ucciso un anno dopo Ramelli da militanti COMUNISTI aspiranti ad entrare in “PRIMA LINEA” con colpi d’arma da fuoco sotto casa alle 7 del mattino)

    ANGELO PISTOLESI (MSI - Roma 28.12.77 ucciso sotto casa dopo averlo fatto scendere con una scusa, con colpi d’arma da fuoco dal gruppo COMUNISTA “NUOVI PARTIGIANI”)

    ROBERTO CRESCENZIO (simpatizzante - Torino 01.10.77 ucciso nel rogo appiccato dai COMUNISTI al Bar “Angelo Azzurro”)

    FRANCO BIGONZETTI, FRANCESCO CIAVATTA (F.d.G. - Roma 07.01.78 uccisi da un commando COMUNISTA, con colpi di mitraglietta dinanzi alla sede MSI di Acca Larentia)

    STEFANO RECCHIONI (F.d.G. - Roma 07.01.78 ucciso dopo poche ore gli omicidi Bigonzetti - Ciavatta, dal capitano dei Carabinieri Edoardo Sivori, dinanzi ad Acca Larentia, durante gli scontri con le forze di Polizia)

    ALBERTO GIAQUINTO (FUAN - Roma 10.01.79 ucciso durante i disordini durante la commemorazione di Acca Larentia da un proiettile, che lo colpisce alla testa, esploso a distanza ravvicinata dall’agente in borghese Alessio Speranza)

    STEFANO CECCHETTI (F.d.G. - Roma 10.01.79 ucciso poche ore dopo Giaquinto, di fronte ad un bar dei giovani di destra da colpi d’arma da fuoco sparati da un auto in corsa. L’agguato è rivendicato da “COMPAGNI ORGANIZZATI PER IL COMUNISMO”)

    FRANCESCO CECCHIN (F.d.G. - Roma 29.05.79 atteso da un commando COMUNISTA, uno iscritto al PCI, sotto casa, viene aggredito e colpito duramente al capo. Il corpo viene poi afferrato e scagliato in un cortile del garage con un volo di 5 metri)

    ANGELO MANCIA (MSI - Roma 12.03.80 ucciso sotto casa da due ASSASSINI COMUNISTI di “COMPAGNI ORGANIZZATI IN VOLANTE ROSSA” con due colpi di pistola alla schiena e un colpo di grazia alla nuca; era dipendente del “Secolo d’Italia” e segretario della sezione Talenti)

    MARTINO TRAVERSA (simpatizzante - Bari 12.03.80 ucciso a colpi di arma da fuoco dai COMUNISTI mentre registrava canzoni in una emittente privata)

    PAOLO DI NELLA (F.d.G. - Roma 02.02.83 ucciso con un colpo di spranga da un gruppo di COMUNISTI mentre al quartiere Trieste stava affiggendo manifesti sul verde pubblico. Morirà dopo 7 giorni di coma)

    PRESENTI!

    dal sito http://www.inilossum.it/memorie.html