Anzio, città da radici profonde.

Anzio, città dalle radici profonde.
Nell'antichità Antium venne assorbita nello stato romano.
La città ospitò Cicerone quando, tornato dall'esilio, vi riorganizzò i resti delle sue biblioteche, desiderando metterli in un posto sicuro. I romani più eminenti vi costruirono bellissime ville in riva al mare. Gli imperatori della dinastia Giulio-Claudia la visitavano frequentemente e Mecenate vi possedeva una villa.
Ad Antium nacquero gli imperatori Caligola e Nerone.
Quest'ultimo fondò una colonia di veterani in città e costruì un nuovo porto, le cui rovine sono tuttora esistenti.
Nei primi del novecento, Anzio acquistò le connotazioni
di un elegante centro balneare, meta di soggiorno di alcune note famiglie dell'aristocrazia e dell'alta borghesia romane.

lunedì 31 dicembre 2007

Di Francesco Storace

Il discorso di fine anno il Presidente Napolitano lo faccia da Napoli Segnala

napolitano_1.jpgNon sappiamo che cosa potrà dire di nuovo - anche perché tutto è orribilmente vecchio - il Presidente della Repubblica nel suo messaggio. Ma certo farebbe un gesto utile a rappresentare l'indignazione degli italiani se decidesse di pronunciare il suo discorso di fine anno dalla sua residenza napoletana. Mai come in questo momento Napoli e le sue montagne di rifiuti rappresentano l'emblema del declino della nazione. Il capo dello Stato non pensi solo alla legge elettorale, e si preoccupi anche delle nefandezze perpetrate da una classe dirigentre inetta. Di fronte ai nostri occhi cè l'unico vero indegno spettacolo! Vada a Napoli a parlare agli italiani e garantisca un impegno vero dello Stato.

Francesco Storace

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