Anzio, città da radici profonde.

Anzio, città dalle radici profonde.
Nell'antichità Antium venne assorbita nello stato romano.
La città ospitò Cicerone quando, tornato dall'esilio, vi riorganizzò i resti delle sue biblioteche, desiderando metterli in un posto sicuro. I romani più eminenti vi costruirono bellissime ville in riva al mare. Gli imperatori della dinastia Giulio-Claudia la visitavano frequentemente e Mecenate vi possedeva una villa.
Ad Antium nacquero gli imperatori Caligola e Nerone.
Quest'ultimo fondò una colonia di veterani in città e costruì un nuovo porto, le cui rovine sono tuttora esistenti.
Nei primi del novecento, Anzio acquistò le connotazioni
di un elegante centro balneare, meta di soggiorno di alcune note famiglie dell'aristocrazia e dell'alta borghesia romane.

mercoledì 9 gennaio 2008

Da Il Litorale



Il senatore Storace ad Anzio per dare la carica ai suoi seguaci
Auguri da ‘La Destra’

02/01/2008 - Durante la sua ultima visita a Nettuno lo avevamo lasciato con le parole “se son rose fioriranno se son fiamme brucieranno” ed a quelle de “La Destra che non mente, la Destra che non si vende, la Destra che non si arrende” lo abbiamo rincontrato, stiamo parlando ovviamente del senatore Francesco Storace. Domenica 23 dicembre, presso il ristorante del complesso l’Acquarius di Salvo Cacciolla e Valdimiro Ruzza, il leder del nuovo partito è tornato infatti questa volta ad Anzio nell’antivigilia di Natale per porgere personalmente gli auguri ai suoi sostenitori ed alle loro famiglie. Ad accoglierlo oltre ai tanti simpatizzanti erano presenti quasi tutti i rappresentanti locali del partito: Luigi D’Addio, Maurizio Brugiatelli, Alfredo Folliero, Vincenzo Capolei, Stefano Bertollini, Antonio Pace, Erminio Di Fazio, Stefano Venturini ed il presidente onorario Beppe Marcon. Nel suo breve intervento, il senatore Storace, dopo aver fatto un secco richiamo alla inosservanza di quella che è la cultura dominante del momento dove tutto è permesso ad iniziare dal mondo della scuola a quello della droga sempre più in uso soprattutto tra i giovani, ha quindi espresso la speranza che il suo partito non sia più indicato come “La Destra di Storace” ma La Destra e basta una destra, ha continuato il senatore, dove si fa politica per passione e per convinzione e non per sordidi giochi di potere aggiungendo agli auguri tradizionali quindi un: “Buona Destra a tutti”. Dei vari interventi di circostanza che hanno preceduto quello del senatore, senz’altro da sottolineare è stato quello del neo dirigente federale Maurizio Brugiatelli il quale, da quel notevole ristoratore qual è, evidentemente oltre a saper solleticare i palati, sembrerebbe aver trovato anche come politico la ricetta giusta per stuzziacare gli animi delle persone. Anche se con un pizzico di retorica infatti, il “signore dei fornelli” conduttore del ristorante Rugantino di Nettuno, è riuscito ad ottenere diversi applausi in nome dell’indissolubile credo: “Dio, Patria, famiglia e lavoro”, dicendosi quindi a favore degli extracomunitari nel nostro Paese purchè rispettosi delle sue leggi e delle sue tradizioni facendo così un preciso riferimento ai nostri connazionali che all’estero si recano e si sono sempre recati soltanto per trovare un lavoro e per garantire un futuro migliore alle loro famiglie senza pretendere od imporre null’altro. Particolarmente apprezzato è stato quindi il gesto cortese di Storace, piuttosto inusuale per un Senatore della Repubblica, di girare tra i tavoli dei vari ospiti per informarsi se la cena fosse stata più o meno di loro gradimento. Alla serata, durante la quale mentre su di uno schermo venivano proiettate le immagini della recente Assemblea Costituente del partito svoltasi lo scorso novembre a Roma e dagli altoparlanti presenti nella sala venivano diffuse le note del suo nuovo inno “Il domani appartiene a noi”, era presente oltre all’onorevole regionale Valdimiro Rinaldi anche l’attuale consigliere comunale di AN Elisabetta Bertollini la quale, alla nostra domanda sul come dovesse essere interpretata la sua presenza alla cena del nuovo movimento, ha preferito trincerarsi dietro un secco “no comment”.


Autore:Tito Peccia

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